A cura della Redazione
E’ destinato a grandi mutamenti il quadro politico della maggioranza di Pompei. Dopo un assessore ed un consigliere comunale che lasciano l’UDC per entrare nella democrazia Cristiana, tocca al consigliere provinciale Giuseppe Tortora ed all’assessore Antonio Ebreo lasciare a sua volta il partito democratico per lo scudo bianco crociato di Casini. La decisione di Ebreo non è una novità, dato l’antico legame con cui l’esponente dell’esecutivo di Claudio D’Alessio era legato a De Mita. Tortora al contrario ha parlato di “decisione molto sofferta, che ho maturato dopo un attenta riflessione, per ribellarmi all’arroganza politica di un partito, che crede di poter disporre a proprio uso e consumo i suoi rappresentanti sul territorio”. Ora nella sezione pompeiana del partito di Casini gestita da un commissario cittadino si é complicata di nuovo la situazione perché dovranno convivere sotto lo stesso tetto un consigliere comunale (Antonio Tucci) che milita nell’opposizione, anche se eletto nella maggioranza, l’ assessore agli eventi di Pompei (Antonio Ebreo) che rischia il licenziamento perché ha perso i riferimenti politici che gli hanno assicurato il mandato ed il consigliere provinciale Giuseppe Tortora, additato frequentemente come il possibile sfidante del sindaco in carica (D’Alessio) alla poltrona di primo cittadino. La fuga dal Partito Democratico di Pompei non dovrebbe finire qui, del resto nessuno ha fatto mai mistero di non aver condiviso la decisione della direzione nazionale di lasciare De Mita fuori dalle liste delle ultime elezioni politiche. Per molti è questione di decidere se cambiare casacca prima o dopo le elezioni amministrative a Pompei, previste per maggio 2009. Tutto l’apparato ex Margherita ha come scadenza strategica la fine del governo regionale e segue con attenzione i segnali che arrivano da Napoli dove il Presidente della IV commissione Pasquale Sommese resta, al momento, il riferimento principale per tutti loro. MARIO CARDONE