A cura della Redazione
COMUNICATO PDL POMPEI Per l’avv. Nino Coccoli, responsabile locale del PDL, “il rischio amianto” è l’ennesima emergenza cittadina. Dopo il sequestro giudiziario dell’area ex Aticarta (nella foto) dovuto alla mancata bonifica per la presenza di amianto nel sottosuolo e nei rifiuti abbandonati, questa volta c’è un rischio concreto di attacco alla salute pubblica cittadina messa a repentaglio dall’effettivo "rischio amianto" (prodotto cancerogeno per inalazione e ingestione) originato dalla nocività di taluni tratti della rete idrica cittadina realizzata con tubi di amianto. La nostra attenzione ai problemi cittadini che destano un certo tipo di allarme è sempre viva, soprattutto perchè ci avviamo verso un ricambio amministrativo dato per scontato da larga parte degli elettori mariani, considerati l’inaffidabilità e l’incompetenza dell’attuale amministrazione e, soprattutto, del nulla che fino ad oggi si è prodotto. Quanto sta venendo fuori la dice lunga su molte questioni. Si tratta di una situazione che, in ogni caso, va tenuta sotto controllo. I cittadini, non solo di Via Astolelle, scoprono che la rete idrica che serve le loro abitazioni è realizzata in amianto. Cosa peraltro ampiamente risaputa dagli addetti ai lavori, ma mai denunciata. Abbiamo notizie certe che non soltanto in Via Astolelle, ma anche in altre strade cittadine v’è lo stesso problema, una per tutte, per andare sul concreto: Via Molinelle, Via Villa dei Misteri. Dunque migliaia di famiglie della periferia, dato acclarato (allo stato non si è dato sapere se il problema interessa altre zone) a rischio amianto, materiale pericolosissimo per la salute. In tanti si chiedono se l’amministrazione D’Alessio ha intenzione di dichiarare guerra all’amianto, iniziando a bonificare il territorio cittadino e i diversi chilometri di rete idrica interessante il territorio comunale? Noi del PDL ci chiediamo, nello specifico, se D’Alessio, quale primo responsabile della salute dei cittadini, è in grado di assicurarci che l´acqua di Pompei è sicura e controllata e che non vi sono rischi di nessun tipo? E ancora, dopo i casi di rottura delle stesse tubazioni (eventi non rari nella città di Pompei), come è avvenuto nei giorni scorsi a Via Astolelle, è possibile sapere quanti sono i chilometri di tubazioni in amianto interrate all’interno delle strade cittadine ed attraverso le quali è rifornita l’acqua ritenuta ‘potabile’? In considerazione anche delle conoscenze assunte dagli addetti ai lavori nel corso dei vari allacciamenti, esiste una mappatura delle reti idriche cittadine realizzate in amianto? Nel dubbio è lecito perciò porsi il problema della pericolosità e dei controlli sull’acqua che beviamo, considerato l’allarme sociale che va destando il problema. Chiediamo quindi che l’ARPAC si faccia carico di questa ulteriore emergenza cittadina. Secondo gli esperti l´unico modo per eliminare ogni rischio è la rimozione di tutte le condutture in amianto, operazione già avviata da numerosi acquedotti ed enti locali. Certo, in ogni caso, deve valere il principio di cautela. E allora perchè non si sostituiscono comunque tutte le tubature? Magari sfruttando i fondi POR? Ci chiediamo se è solo per motivi economici. Forse il rischio di minare la salute vale meno? Vuoi vedere che le tubature non vengono sostituite non solo perchè costano (ma allora vorrebbe comunque dire che il rischio di minare la salute vale meno) ma anche perchè un cambio della stessa non è una "moneta" troppo spendibile alla soglia delle elezioni amministrative; non è come un rifacimento del manto stradale o il rifacimento (magari fatto in fretta e male) di una piazza. Va da se che la rete idrica è un’opera interrata e quindi non appare come lo sono rotonde, fontane, cippi, chioschi e quant’altro che tanto vanto menano a questa amministrazione. A fronte di questa grave condizione cittadina, noi riteniamo che vada prospettato anche un controllo più rigido sui lavori stradali che comportino scavi, essendo numerosi e frequenti, non sempre è possibile accertare sul momento ogni errore compiuto, mentre la sostituzione della tubazione in amianto diventerà probabilmente una voce di spesa prioritaria, anche se non urgente. Sul versante politico, fin da adesso, preannunciamo una serie di iniziative sulla questione cittadina “rischio amianto”. Abbiamo in mente di promuovere interrogazioni parlamentari, una raccolta di firme per sensibilizzare la gente su temi “ambientali” e per finire, a breve, organizzare un convegno: “I RISCHI SULLA PRESENZA DELL´AMIANTO A POMPEI“ a cui chiederemo di intervenire personalità esperte e politici responsabili della materia. Ciò non toglie che abbiamo in animo di costituire, a latere, un’”Associazione per la lotta all’amianto” assicurandoci il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri quale baluardo per un’effettiva bonifica ambientale cittadina che, ad oggi, rappresenta una priorità per la salute di tutti noi.