A cura della Redazione
All’indomani dell’avvio del servizio di mensa scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, si sono registrate proteste da parte di genitori che contestano un notevole aumento del costo del pasto rispetto al precedente anno scolastico. Problematica recepita anche dal Difensore Civico con una nota il cui contenuto nella giornata odierna è stato ripreso da organi di stampa locale. Si fa rilevare in proposito che con l’inizio del servizio mensa per l’anno scolastico 2008/09 si è attuato un provvedimento adottato dalla precedente Amministrazione commissariale straordinaria con il quale sono state introdotte le fasce reddituali per la compartecipazione al costo del servizio, generate anche dall’applicazione di un puntuale regolamento adottato dalla stessa commissione straordinaria. "I commissari straordinari - afferma il sindaco Gennaro Langella -, in buona sostanza, nel definire i servizi a domanda individuale, con riferimento al corrente anno scolastico, essendo nei loro poteri, hanno riparametrato totalmente la compartecipazione al costo del servizio (è obbligo garantire minimo il 36%) che graverà a carico delle famiglie, partendo da una quota minima del 42%. La compartecipazione al costo del singolo pasto è stata quindi differenziata in base al reddito ISEE certificato dal nucleo familiare e riferito al reddito percepito nell’anno 2007. Va precisato - prosegue il primo ciitadino - comunque, per onore di verità, che per i redditi bassi, contenuti nella prima fascia di contribuzione, l’introduzione di tale nuova disciplina ha comportato, per la scuola dell’infanzia, servizio che è erogato cinque giorni a settimana, un consistente risparmio; tali nuclei familiari, infatti, pagano il pasto euro 1,89 rispetto ad euro 2,02 dello scorso anno. Il pasto, nel suo complesso, è lievitato rispetto allo scorso anno scolastico, essendo scaduta la precedente gara, il cui costo per singolo pasto (euro 3,62 per la scuola dell’infanzia, euro 3,72 per la scuola primaria e euro 3,83 per la scuola secondaria di primo grado) era bloccato ad oltre tre anni fa, e quindi nella riparametrazione della base d’asta per la nuova gara, si è dovuto tenere conto necessariamente dei considerevoli aumenti che si sono registrati negli ultimi anni per l’acquisto di materie prime (che comprendono anche prodotti biologici), oltre che per i servizi aggiuntivi (personale refezionista e smaltimento rifiuti dai refettori e/o luoghi di refezione a carico della medesima ditta appaltatrice del servizio). Il servizio oggi, per le predette motivazioni, costa euro 4,49 per la scuola dell’infanzia, euro 4,62 per la scuola primaria e euro 4,75 per la scuola secondaria di primo grado". Infine, Langella così conclude il suo intervento sulla questione: "E´ in fase di studio l’intera problematica, che è connessa anche all’equilibrio del bilancio corrente, e non escludo che nelle prossime ore, se troviamo le necessarie risorse, interverremo per rimodulare le fasce di contribuzione, in linea con analogo provvedimento che qualche mese fa abbiamo già adottato anche per il trasporto alunni. La scuola è tra le nostre priorità e non lasceremo nulla d’intentato per garantire servizi mefficienti e allo stesso tempo per incidere il meno possibile sul bilancio delle nostre famiglie, in special modo di quelle con reddito basso e/o medio. Posso assicurare – ha concluso il primo cittadino- che in ogni caso dal prossimo anno andremo a variare nel dettaglio le fasce reddituali, investendo anche cospicue risorse di bilancio, per venire incontro alle richieste che ci pervengono dalle famiglie". comunicato stampa