A cura della Redazione
Pompei. "La nomina di Profili sarà utile se..." Il consigliere comunale di Alleanza nazionale-Pdl Arturo Sorrentino interviene sulla nomina del nuovo commissario straordinario degli scavi archeologici di Pompei, smentendo in parte i commenti trionfalistici degli esponenti provinciali e nazionali del Popolo della Libertà: “La nomina del prefetto Renato Profili a commissario dell’Area archeologica di Pompei sarà utile se segnerà una netta discontinuità nella gestione degli Scavi e farà piazza pulita dei responsabili del degrado in cui essi sono ridotti. Bisogna avviare una vera svolta che deve portare ad un cambio di uomini, metodi e mentalità nell’ambito regionale, comunale e della soprintendenza. Da almeno venticinque, infatti, tali enti sono incapaci di arginare i danni provocati dall’enorme giro di affari perversi che si consumano intorno agli scavi. Anche perché sono troppe le ‘vicinanze’ tra i loro amministratori e coloro che ne beneficiano Le speculazioni edilizie e l’abusivismo alimentato o non contrastato dai governi locali passati e presente, favoriscono le colate di cemento a ridosso dei reperti archeologici. E nessun governo nazionale o regionale se ne è mai preoccupato. Il monumento archeologico l’area adiacente sono prese d’assalto da ‘assatanati del profitto’ sotto veste di ambulanti, commercianti, ‘chiammisti’, prostitute, microdelinquenti, guide, abusive e non, custodi che fanno le guide abusive, ristoratori, parcheggiatori abusivi non è mai efficacemente contrastato da chi di competenza. I progetti di tutela sorveglianza e controllo nascono solo per ‘muovere’ danaro e per operazioni politico – clientelari. I periodici annunci roboanti e le ipocrite grida d’allarme restano solo tali. La dichiarazione dello Stato di Emergenza da parte del ministro Bondi avrà un senso se rimuoverà le ‘incrostazioni’ di potere, sottopotere e ‘contropotere’ esistenti nella gestione del monumento e sarà esteso a tutta l’area del comune di Pompei e di quelli confinanti con la città antica, individuando le vere cause del degrado e degli abusi e rimuovendone i responsabili! Altrimenti sarà solo un’operazione di facciata. L’autonomia gestionale della Soprintendenza è fallita e solo la gestione pubblica può e deve occuparsi della tutela e conservazione del patrimonio con il coinvolgimento del comune e degli altri enti locali interessati. E’ necessario promuovere un’inchiesta seria sulle cause ed i responsabili della crisi di legalità e del degrado morale, sociale, culturale ed ambientale di cui la vicenda degli scavi è la punta dell’iceberg. Infine va elaborata una normativa speciale ad hoc per il risanamento ed il rilancio dell’intera zona! In occasione dell’ annunciata visita del Ministro a Pompei promuoveremo un presidio di denuncia e sensibilizzazione e se Bondi intenderà sfilare con i responsabili dello sfascio interno ed esterno all’area archeologica, valorizzando un soprintendente che ha fatto il suo tempo, una gestione regionale corrotta e fallimentare e, magari, lo stesso Sindaco di Pompei che non manca mai di ‘esibirsi’ per mascherare la sua inconsistenza, noi di Alleanza nazionale saremo i primi a contestarlo pubblicamente!".+ Arturo Sorrentino