A cura della Redazione
Il grave e vergognoso dramma dei rifiuti ha paralizzato intere cittadine vesuviane. Siamo sull’orlo del tracollo totale. Napoli per onor di cronaca, oramai è sulla bocca di tutti, anche per le ultime vicende giudiziarie che hanno investito la politica (Mastella). Basti pensare che sere fa le uniche immagini che la CNN trasmetteva dall’Italia erano quelle della spazzatura in Campania. Tutto questo la dice sicuramente lunga sul grado di considerazione che l’opinione pubblica nazionale ed internazionale ha riservato alla Campania ed alla sua capacità politico governativa di riuscire a gestire situazioni di emergenza straordinaria come quella dei rifiuti. A nulla sono valse le promesse, le implorazioni, le predicazioni; il dilemma si acuisce giorno dopo giorno, e piccoli comuni dimenticati da tutto e da tutti oggi hanno scarsissime possibilità di potercela fare perché la vivibilità quotidiana è seriamente compromessa. La nostra Boscoreale, definita da qualche sprovveduto un Oasi felice rispetto alle condizioni in cui versano altri comuni del napoletano, oggi è totalmente impraticabile, forse addirittura inaccessibile. Via Grotta, via Passanti (cimitero), via G. della Rocca, via G. De Falco, via L. Oliva sono quelle a praticabilità parziale, mentre via Vitt. Emanuele, via Garibaldi, il parcheggio di Piazza Vargas, via Cirillo, sono tra quelle che per intere giornate sono state totalmente inondate da montagne di spazzatura. (Una vera incuria). Una vergogna che va oltre i limiti dell’immaginazione. Secondo qualche scienziato “Siamo di fronte ad un vero e proprio danno antropologico”. Se poi a tutto ciò vogliamo aggiungerci che Boscoreale sorge alle falde del Vesuvio, quindi all’interno del parco, a pochi metri da Terzigno, ove il governo ha avuto la sfacciataggine di individuare una delle 4 discarche su cui conferire il 25% dei rifiuti del napoletano, che ha il totale delle scuole chiuse su ordinanza commissariale, che è stato appurato con documenti alla mano il grave inconveniente igienico sanitario , allora sarebbe il caso di dire che la “situazione di Boscoreale non è buona”. Qualcuno aveva parlato di indifferenza, certo c’è stata inizialmente tanta ma tanta indifferenza associata a tanta inettitudine dettata da una mediocre pochezza mentale. Non è costume del sottoscritto avanzare richieste di dimissioni e gridare a processi sommari e pretestuosi, che all’uopo sembrano essere deleteri e nocivi. Ma chi ha seguito gli amari risvolti della vicenda, sa benissimo che nella nostra cittadina ci sono forze politiche che da anni chiedono insistentemente interventi mirati sul territorio, al fine di una diversa gestione della spazzatura. “Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire”. Noi socialisti diversi anni fa avemmo modo di apprezzare in un primo momento il tiepido approccio che la Giunta Cavaliere cercò di intraprendere sulla raccolta differenziata, ma in seguito la criticammo, con toni costruttivi, asserendo che si era partiti col piede sbagliato. Tutto poi si arenò in un mare di sabbia. Con l’avvento della Commissione Prefettizia, era in cui la questione rifiuti già riempiva le pagine di cronaca locale e nazionale, e parlo dei primi mesi di insediamento di essa, ebbi modo di inoltrare a nome del partito che io rappresento sul territorio, una missiva abbastanza dettagliata sul da farsi in tema ambientale a Boscoreale. Da qui ne scaturì un primo incontro politico tra i partiti del centro sinistra e la triade commissariale, in cui fu assunto un primo impegno verbale circa il diverso approccio da detenere rispetto alla gestione dei rifiuti sul territorio. Difatti, con ordinanza n. 11 del 10.05.2006, il Presidente della commissione Prefettizia dott. Saladino allo scopo di regolamentare il conferimento dei rifiuti dispose l’inizio della raccolta differenziata. “Cosa mai avvenuta”. Successivamente, settembre 2006, visto l’inattivismo, il centro-sinistra locale esordì con un primo manifesto pubblico sull’emergenza rifiuti, in cui erano indicate delle richieste ben precise sul da farsi in quanto si paventava il rischio epidemia. Anche questo secondo appello rimase lettera morta. Noi socialisti poiché non siamo abituati a demordere mai sulle questioni di una certa rilevanza, agli inizi di Ottobre promuovemmo una pubblica assemblea sull’argomento, ove ci fu espressamente chiesto dai cittadini l’avvio di una petizione popolare sulla questione rifiuti. Così esordimmo con l’ennesimo volantino in cui si invitava la cittadinanza a sottoscrivere la petizione sulla raccolta differenziata. Mi ricordo che allora raccogliemmo diverse centinaia di firme. Ci fu garantito che l’avvio sarebbe stato celere, ma è passato un altro anno da allora con l’aggravante che il caso è diventato di rilevanza mondiale, tale che ci ha sospinti a promuovere recentemente un ulteriore manifesto politico su come gestire l’emergenza rifiuti a Boscoreale . Questo l’ho voluto sottolineare come disamina, per evidenziare i gradi di responsabilità che spesso sono attribuiti ai politici e più spesso ancora ai partiti del centro sinistra. Ma consentitemi a Boscoreale non è stato così . Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, la facciamo e continueremo a farla come socialisti e come centro-sinistra, in difesa di quei valori ambientali che tanto rispettiamo e che vorremo fossero rispettati almeno un poco, e forse con un grado di sensibilità maggiore, da chi oggi gestisce le sorti della nostra cittadina. Evitando ai cittadini, almeno la lesione degli interessi soggettivi, legittimi, ambientali e igienici sottesi al diritto di vivere in ambienti idonei, salubri sicuri e curati. In virtù di tanto, tengo ancora a precisare che i Socialisti ebbero modo di presentare anche la cosiddetta carta per l’ambiente, che oggi è un punto saliente del protocollo d’intesa del centro sinistra locale. Ora l’auspicio più vivo che ci sia in primo luogo una manifesta convinzione, che il punto di partenza è la Raccolta Differenziata. L’esempio ce lo forniscono comuni limitrofi come Scafati e Poggiomarino che non si caratterizzano per le mega-Oasi di spazzatura come Boscoreale. Da qui individuare, nell’immediato una area di stoccaggio provvisorio per rimuovere i cumuli di spazzatura dalle strade e, congiuntamente, adoperarsi affinché in tempi ristretti (1 mese), si creino le condizioni perché la R.D. abbia una sua concretizzazione attraverso impianti di compostaggio, impianti di recupero materia, la cui ubicazione potrebbe essere anche l’area PIP. Fermo restando che l’idea di realizzare come si è detto un grande termovalorizzatore nell’area di Striano, consorziando i servizi di nettezza urbana non sarebbe affatto malvagia. Questo credo che sia e debba essere la posizione di una forza politica credibile che non si sottrae affatto alle proprie responsabilità che anziché promuovere critiche assurde e pretestuose chiedendo la testa di eventuali responsabili, che pure ci dovranno essere, vuole assumere un atteggiamento propositivo ai fini di migliorare la qualità della vita sul territorio, con la consapevolezza aggiunta di affidare il di più alla giustizia. P.S.Mentre ultimavo questa missiva, mi è pervenuta notizia che la commissione Prefettizia ha predisposto in via definitiva la raccolta differenziata Lello Marra Segretario politico del Partito Socialista sez. di Boscoreale