A cura della Redazione

«Stamattina alle ore 8,30 l’acqua era pulita, alle 10,00 è diventata un immondezzaio». Non si contano le lamentele dei frequentatori degli stabilimenti balneari di Torre Annunziata, che giornaliermente affollano a migliaia le spiagge del litorale.

Di chi le colpe di questo “sconcio”, visto che i liquami della cittadina olpontina, da qualche anno, ad eccezione di quelli di Rovigliano, non vengono sversati più a mare bensì nel depuratore della foce del fiume Sarno? Se è vero che il mare non risulta più inquinato, perché continua ad essere sporco?

La domanda ha una duplice risposta: il fiume Sarno e i liquami fognari del comune di Torre del Greco. Il Sarno ha, infatti, ancora il primato negativo del fiume più inquinato d’Europa, nonostante l'opera di bonifica iniziata dal generale Jucci. Negli anni addietro, quando esisteva ancora la Provincia (ora sostituita dalla Città Metropolitana), nella stagione estiva veniva posizionata una griglia alla foce del fiume che fungeva da barriera per i rifiuti solidi. Si evitava, in tal modo, che rifiuti sversati abusivamente nel fiume, nonché quintali di scarti della lavorazione di pomodori, giungessero fin sulle nostre spiagge.  

A Torre del Greco, invece, manca un sistema efficiente di depurazione delle acque reflue. Solo l’anno prossimo cominceranno i lavori per il collettamento delle fogne cittadine con il depuratore alla foce del fiume Sarno. L’opera avrà un costo di 35 milioni di euro finanziati dalla Regione Campania. Il primo lotto è costituito da un collettore, realizzato in parte con tecniche tradizionali e in parte con tecnologie “microtunneling”, che va dall’impianto di Villa Inglese fino alla galleria comprensoriale di Torre Annunziata. Il secondo lotto si sviluppa dall’impianto di depurazione di S. Giuseppe alle Paludi a Villa Inglese, e sarà realizzato con condotte sottomarine parallele alla linea di costa.

Finchè l’opera non sarà completamente realizzata, le spiagge di Torre Annunziata continueranno ad essere invase da rifiuti di ogni genere, con la sola speranza che le correnti marine portino a largo tali rifiuti.

Una soluzione, intanto, ci sarebbe. Mettere in acqua, nel periodo estivo, barche spazzamare al largo delle spiagge del lungomare oplontino per evitare che i rifiuti giungano fin sulla riva. Il comune di Torre Annunziata, maggiormente colpito da tale scempio ambientale, dovrebbe farsi carico di tale esigenza con un progetto puntuale finanziato dalla Regione Campania.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook