A cura della Redazione

Giungono le reazioni al gravissimo fatto di cronaca nera che ha interessato Torre Annunziata, con l'uccisione di un 32enne in via Roma nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 giugno. Un agguato che sembra avere tutte le connotazioni di un atto di matrice camorristica. A commentare l'accaduto sono i candidati sindaci Vincenzo Ascione e Ciro Alfieri.

«L’omicidio avvenuto questa notte a Torre Annunziata ripropone il tema della lotta alla criminalità - esordisce Ascione -. Tanti passi sono stati fatti in questi anni: l’impegno delle forze dell’ordine, la nascita di un comando gruppo dei carabinieri che ha rafforzato il controllo del territorio sono passi importanti cui bisogna dare seguito. La magistratura ha piena e profonda conoscenza di questo territorio così come gli investigatori delle forze dell’ordine che stanno indagando su questo delitto che macchia la tranquillità di questa città».

«Non possiamo pensare che la sfida alla criminalità organizzata sia stata vinta - ha proseguito il candidato sindaco del centrosinistra -. Ma i temi dell’impegno civile, dell’aggressione ai patrimoni delle cosche, sono nel nostro Dna e fanno parte dei temi di questa campagna elettorale. Così come il sostegno alle associazioni che si occupano di legalità e tutela del bene pubblico. Torre Annunziata non abbassa la testa e non ha paura di sfidare chi vuole riportare morte e terrore in questa città», ha concluso

«Il ruolo dell'amministrazione nella lotta alla criminalità non può essere quello repressivo - spiega Alfieri -. È inutile prendersi meriti della magistratura e delle forze dell'ordine. Quello che un'amministrazione può fare è favorire lo sviluppo del territorio in modo da togliere sacche di emarginazione che sono il carburante per le organizzazioni mafiose. Noi ci impegneremo a prevenire l'emarginazione dei quartieri popolari e includere le persone di quelle zone anziché ghettizzarli e trattarli alla stregua di malfattori. Faremo ripartire tutte le iniziative sociali per recuperare la spaccatura che si è creata in città. Il resto continueranno a farlo i magistrati e le forze dell'ordine come hanno fatto egregiamente in questi anni. Li lasceremo lavorare senza prenderci i loro meriti - termina l'esponente della coalizione di centrodestra e dei moderati - cercando di prevenire anziché costringerli sempre ad intervenire».