A cura della Redazione

«Ho combattuto e voluto fortemente l’apertura della Villa del Parnaso, dopo grandi sacrifici ora ci siamo: abbiamo donato a Torre Annunziata un posto bellissimo, equiparabile - fatte le debite proporzioni - alle più importanti bellezze d’Italia». L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Torre Annunziata, Giuseppe Raiola, è entusiasta della imminente apertura del passaggio che collegherà - attraverso il Parco ex Cristo Re e la Villa del Parnaso - il centro cittadino e la litoranea Marconi di Torre Annunziata,

«Gli orari di apertura saranno molto flessibili, dalle 8:00 del mattino alle 13:00 e poi dalle 14:00 alle 22:00, almeno per l'estate. E valuteremo poi eventuali deroghe. Più in là definiremo gli orari invernali - prosegue Raiola - La Villa ed il Parco saranno sorvegliati da dipendenti del Comune e da vigilanti. Ci sono spazi solamente di passaggio in modo che turisti e cittadini possano ammirare e visitare questo fantastico luogo molto bello dal punto di vista architettonico. I lavori di riqualificazione non sono stati semplici - prosegue l'assessore, abbiamo installato delle doghe antisdrucciolo, piantato fiori ed il prato. Il turismo potrebbe giovarne, anche con un percorso che contempli Scavi, Museo dell'Identità e Villa del Parnaso - suggerisce Raiola -. Dopo mesi di lavoro e sacrifici, finalmente, venerdi 12 maggio ci sarà un grande evento per la città, soprattutto in previsione dell’estate».

L’assessore spiega infine il problema relativo alla mancanza di un ascensore e all'impossibilità per disabili e persone con difficoltà di deambulazione, nonché famiglie con bambini nei passeggini al seguito, di poter utilizzare - al momento - il collegamento città-mare: «Purtroppo devono avere ancora un po’ di pazienza, perché dobbiamo attendere il parere della Soprintendenza, anche se abbiamo già individuato il luogo per installare l’ascensore e appostato le risorse economiche necessarie per l'opera. Abbiamo voluto fortemente quest’apertura come Amministrazione che sta concludere la sua esperienza. Lasciamo in eredità un fiore all’occhiello per la città».

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