A cura della Redazione

Manifestazioni per il No al referendum costituzionale negate dall'Amministrazione comunale di Torre Annunziata.

E' quanto affermano in una nota il coordinatore cittadino di Sinistra Italiana-Sel, Massimo Napolitano, e Angelo Genovese, in rappresentanza del Coordinamento Vesuviano per il No.

«La richiesta per una iniziativa per il No al referendum, organizzata dal Coordinamento Vesuviano per il No, e protocollata un mese fa via PEC (il 20 ottobre scorso, ndr), è stata tenuta congelata - si legge nel comunicato - e solo a due giorni dall'iniziativa si è appreso (peraltro senza comunicazione scritta e con motivazioni verbali banali) dai vigili urbani che il Comune ha rifiutato di concedere lo spazio pubblico richiesto».

La strada che avrebbe dovuto essere chiusa per consentire la manifestazione è via Gino Alfani. La richiesta di SI-Sel faceva riferimento alle giornate di sabato 19 novembre e venerdì 2 dicembre.

«La serata - afferma Massimo Napolitano, che ha protocollato la richiesta -, che per ovvi motivi è stata annullata, avrebbe visto la partecipazione dei Quebraidera, del gruppo musicale "I pennelli dei Vermer" e si sarebbe conclusa con un dj set». Infine l'attacco al Pd locale: «Questo atteggiamento è scandaloso, autoritario, illiberale, dispotico, incurante delle regole democratiche e dei rapporti civili e istituzionali - conclude Napolitano -. Proprio come lo sono le proposte di modifiche alla Carta costituzionale».

Secca la replica del sindaco Giosuè Starita, che abbiamo contattato telefonicamente: «Preciso innanzitutto che il diniego è giunto dal Comando di Polizia Locale. Non c'erano i presupposti organizzativi per poter dare l'ok - spiega il primo cittadino -, principalmente per motivi di viabilità. La stessa cosa è accaduta per una iniziativa di qualche settimana fa promossa dalla Parrocchia della SS. Trinità (il giorno era martedì 1 novembre, e la strada fu chiusa per 4 ore, clicca qui ndr). Chiudere via Gino Alfani per sette ore (le manifestazioni sarebbero iniziate alle 17 e si sarebbero concluse alle 24, ndr) avrebbe comportato l'appesantimento del traffico veicolare in giorni delicati per la viabilità cittadina come il sabato ed il venerdì. In quest'ultimo caso, poi, già c'è il mercato settimanale in via Tagliamonte, e la situazione si sarebbe ulteriormente "aggravata" con la chiusura anche di via Gino Alfani. Gli organizzatori - prosegue Starita - avrebbero potuto benissimo scegliere altri luoghi come piazza Cesàro o la Villa comunale, più facili da gestire sotto il profilo della viabilità. In ultimo - conclude Starita - i vigili urbani per contratto non possono lavorare oltre le ore 22 e l’organico è sottodimensionato. Quindi sarebbero insorte altre difficoltà».

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