A cura della Redazione

Sabato 29 ottobre si è svolto presso l’Arcidiocesi di Napoli il Giubileo della Misericordia per la morte di un figlio.

All’evento hanno partecipato due gruppi di mamme orfane di figli proventienti da Torre Annunziata: “I Figli Ritrovati in Dio” e “Maria Madre Addolorata”, guidati da Don Pasquale Paduano.

I gruppi sono stati accolti alla Cattedrale dal Cardinale Crescenzio Sepe.

Sono stati momenti indimenticabili che hanno fatto avvertire la consapevolezza di una grande famiglia.

I genitori sono stati accolti nella chiesa di Donna Regina al Museo Diocesano e qui hanno testimoniato le proprie esperienze, le speranze e le preoccupazioni al fine di imparare nuove cose e progettare nuovi percorsi da condividere.

All’evento ha partecipato anche la prof.ssa Annamaria Raiola del Liceo Scientifico Statale “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata, che ha affettuosamente ricordato la sua alunna Anita Sorrentino alla quale è stato intitolato il laboratorio teatrale della scuola.

Della compianta Anita si conserva il ricordo della sua semplicità, della sua bontà e della sua bravura di attrice.

La “Liturgia della Soglia” si è svolta sul sagrato, seguita dal “Passaggio per la Porta Santa”.

I gruppi, intervenuti da ogni parte delle Campania, si sono presentati con cartelloni, striscioni e stendardi.

Pina Balzano, che coordina il gruppo “Figli Ritrovati in Dio”, ha preparato uno stendardo raffigurante Dio con le braccia aperte che accoglie gli uomini ed un ramo di pesco, simboleggiante la rinascita in Dio.

Il gruppo “Maria Madre Addolorata” esibiva uno stendardo sorretto da Carmela Carotenuto, mamma di Giuseppe Veropalumbo (marito di Carmela Sermino, ucciso da un proiettile vagante la sera del 31 dicembre 2007), che raffigurava Maria Addolorata con Gesù morto fra le braccia.

L’immagine della Madonna è impressa non solo in quello stendardo ma nelle profondità dei cuori di queste mamme. La sacra immagine era stata scelta di persona da Don Pasquale Paduano.

Alla Cattedrale si è celebrata poi la messa presieduta dal Cardinale Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli.

La presenza e l’abbraccio del porporato sono stati segni di amore e di attenzione per tutti i gruppi.

Il Cardinale ha detto che le lacrime della Vergine sono le lacrime di una mamma che soffre per i suoi figli e soffre nel vederli soffrire. Ha, inoltre, citato dal Vangelo di Luca la storia di Zaccheo che dice a Gesù: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, a tutti sei venuto incontro perché coloro che ti cercano ti trovano».

Sepe infine si è rivolto a tutti i genitori dicendo che, quello della vita, è cammino difficile ma bellissimo, nel quale non si è soli. «I figli diventano le vostre guide spirituali e vi accompagnano mentre voi mamme nella preghiera vi rivolgete a loro che sono vivi in Dio. E’ un dialogo ininterrotto in Dio fondato sull’amore - ha concluso il Cardinale - che va oltre la morte dove la Chiesa ci accompagna alla luce della Fede».

(Anna Aricò)

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