A cura della Redazione

«I palazzi del centro storico di Torre Annunziata hanno un notevole pregio architettonico». Ad affermarlo, una ventina di studenti della facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli.

Divisi in due gruppi, stamattina, 4 maggio, hanno perlustrato in lungo e in largo via Oplonti e via Mazzini, scattando foto di palazzi e cortili ed effettuando rilievi fotogrammetrici.

«La nostra docente - ha detto una ragazza - ci ha assegnato come tirocinio la redazione di un progetto di riqualificazione del centro storico oplontino, che, a differenza di altri Comuni della provincia di Napoli, si presenta quasi interamente intatto e molto interessante dal punto di vista architettonico».

Sembra un paradosso, invece le cose stanno proprio così. In una zona dove il degrado regna sovrano, si possono ammirare maestosi palazzi dei primi anni del Novecento che mantengono tutt’ora inalterata la loro bellezza.

Ma non è la prima volta che il centro storico torrese è oggetto di attenzione da parte di architetti e studenti.

Tempo fa, una studentessa in “Conservazione dei beni culturali” dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, prima di discutere la tesi di laurea sulla Real Fabbrica d’Armi, invitò a Torre Annunziata la sua docente, un architetto di fama internazionale, affinché visitasse i luoghi oggetto della tesi. In quella occasione la professoressa chiese di visitare anche il centro storico oplontino. E grande fu il suo stupore quando si trovò davanti i palazzi di corso Vittorio Emanuele, via Oplonti e via Mazzini.

«Avete un centro storico bellissimo - disse -. Se saprete sfruttare i fondi della Comunità Europea per la sua riqualificazione, non solo creereste occupazione per un decennio, ma la città se ne avvantaggerebbe molto sotto l’aspetto turistico-culturale».

Sono passati quasi 20 anni da allora, ma di riqualificazione neanche a parlarne.

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