A cura della Redazione

Pubblichiamo la lettera a firma della professoressa Marinetta De Falco, indirizzata al Segretario Generale del Comune di Torre Annunziata, Lorenzo Capuano, al sindaco Giosuè Starita e all'assessore al Personale, Fausta Cirillo, relativa allo spostamento di alcuni dipendenti dalla Biblioteca comunale "Ernesto Cesàro", in virtù della disposizione di legge in materia di Anticorruzione relativa alla rotazione del personale.

La missiva si aggiunge a quella già inviata, sull'argomento, dal dott. Vincenzo Cuomo, già dirigente della Biblioteca.

Da semplice cittadina impegnata nella Biblioteca comunale come volontaria, voglio condividere una riflessione in merito all'applicazione della Legge 190 del 6 aprile 2012, che impone la "Rotazione del personale della Pubblica Amministrazione come una delle misure obbligatorie da adottare ai fini della prevenzioni di eventuali fenomeni di corruzione".

Premetto di essere "legatissima" alla Biblioteca comunale fin dai tempi della dirigenza del dott. Vincenzo Cuomo che, con i suoi giovani bibliotecari formati attraverso l'A.I.B., rese possibile la catalogazione e la classificazione di oltre quattromila volumi dell'Istituto tecnico commerciale e per Geometri "E. Cesaro", organizzando, così, anche la Biblioteca di una scuola della città. E fu la magia di una realtà collaborativa e solidale, creata dall'incontro di una scuola intraprendente, di giovani lavoratori generosi e appassionati e di un Assessorato alla Cultura illuminato. Poi, col tempo e con l'avvicendamento degli assessori al ramo, cominciarono gli smembramenti e gli spostamenti in altri uffici, dove le competenze maturate finirono ignorate e, all'avvento della dott.ssa Margherita Mangiola alla dirigenza della Biblioteca, quel folto gruppo di bibliotecari era diventato già di gran lunga esiguo.

Ora, Lei, da Segretario Generale, ritiene di applicare la Legge scegliendo di partire proprio dalla Biblioteca comunale, imponendo in tempi immediati la rotazione a due dei tre "ultimi esemplari" di bibliotecari veri.

È convinto della coerenza e del buon senso della sua decisione?  La ritiene fondata su valide motivazioni? Riuscirà, così, a contribuire davvero ed efficacemente a prevenire "eventuali fenomeni di corruzione"?

Mi permetto di entrare in merito alla questione perché anche io sono coinvolta, sia come cittadina che ha il diritto di godere di un "bene" che è anche suo, e pretende sia gestito con competenza, sia come volontaria che mette a disposizione quello che sa fare bene con l'accordo delle Istituzioni che conoscono e permettono il suo operato nel Pubblico, sia come docente che si impegna attraverso la Biblioteca comunale, in nome della cultura, ad accogliere alunni e docenti delle scuole cittadine che chiedono e si aspettano collaborazione e non mancano di gratificare e incentivare iniziative come quella dei giorni 14,15 e 17 marzo 2016, dedicata alla Scuola "Giancarlo Siani". Infatti, proprio per la riduzione del personale di Biblioteca competente, non si sa, ad oggi, se si potrà mantenere l'impegno e realizzare il progetto "Leggere ad alta voce" che, paradossalmente, è stato condiviso dall'Assessorato alla Cultura come da protocollo.

prof.ssa Marinetta De Falco