A cura della Redazione

La legge anticorruzione (190/2012) prevede  la rotazione dei dirigenti e dei dipendenti pubblici, come strumento fondamentale per contrastare la corruzione.

In questo ambito, il comune di Torre Annunziata, attraverso il segretario generale Lorenzo Capuano, ha disposto la rotazione di una decina di dipendenti comunali, garantendo, peraltro, la funzionalità degli uffici.

«La rotazione non va vista come un accanimento nei confronti del personale - ha affermato l’assessore Fausta Cirillo - perché tale non è. Noi adempiamo solo ad una disposizione legislativa che reca misure volte a prevenire e reprimere la corruzione e l'illegalità nella Pubblica Amministrazione».

Tra i dipendenti oggetto del provvedimento di rotazione, figurano anche due addetti alla Biblioteca comunale.

A tale riguardo abbiamo ricevuto una lettera da parte del dott. Vincenzo Cuomo che, non senza ironia, parla della questione e si sofferma sull’inopportunità di tale decisione. Cuomo è stato in pratica colui che ha “fondato” la biblioteca comunale di Torre Annunziata. Si tratta di un ex funzionario del Comune oplontino, che attualmente risiede a Pompei dove insegna Filosofia al locale Liceo Pascal. E’ direttore di una rivista filosofica, ha scritto diversi libri e collabora (ed ha collaborato) a numerosi progetti culturali. 

 

Giustizia è fatta! Finalmente, grazie alla fantasiosa interpretazione della legge Cantone sull’Anticorruzione, due "pericolose" bibliotecarie della Biblioteca Comunale “Ernesto Cesaro” di Torre Annunziata sono state trasferite ad altre, si spera inutili, mansioni.

Già attenzionate dalle forze dell’ordine per l’uso abituale e reiterato di CDD (Classificazione Decimale Dewey) ed ISBD (International Standards for Bibliographic Description), le bibliotecarie non si limitavano a spacciare classici tra i lettori ma – attraverso il famigerato dispositivo del prestito interbibliotecario – andavano a ricercare libri e libelli rari nelle più sperdute biblioteche del Regno. E con quale giustificazione poi?

Accontentare il lettore, consentirgli di approfondire i propri studi, completare la propria tesi di laurea: a quali perversioni arriva ormai la mente umana pur di giustificare il proprio operato!

Una di esse, ancora, pur di mantenere un contatto con le giovani generazioni apriva perfino un sito Facebook della Biblioteca! Incredibile!

Il merito dell’operazione, che finalmente assesta un duro colpo all’ultimo presidio culturale presente nella parte sud della città, va equamente diviso tra il dott. Lorenzo Capuano (segretario generale del Comune), responsabile dell’applicazione della legge anticorruzione, che con una magia, invidiatagli dai più famosi alchimisti, riusciva contemporaneamente ad applicare la legge e a stravolgerne il dettato, e l’assessore al Personale, avvocato Fausta Cirillo, che riusciva, memore della necessità di applicare anche nel pubblico i criteri di managerialità del privato, a trasferire due persone competenti per sostituirle (forse) con una incompetente.

Un plauso va infine al sindaco Giosuè Starita, a Margherita Mangiola, responsabile della Biblioteca, ed a Porfidio Monda, dirigente del Dipartimento, che in nessun modo si sono opposti alla decisione: a nulla sono valse le numerose rimostranze avverse al provvedimento di intellettuali, studenti e docenti (sì, purtroppo, anche se fortunatamente in estinzione, esistono ancora!). A loro va il pubblico ringraziamento per non essersi fatti impietosire.

Vincenzo Cuomo