A cura della Redazione

Una tragedia che ha segnato la storia più sanguinaria di Torre Annunziata. L'8 gennaio 1982, il maresciallo dei carabinieri Luigi D'Alessio perse la vita in un conflitto a fuoco con una banda di camorristi, che erano stati intercettati dalla gazzella dell'Arma. 

Nella sparatoria rimase uccisa anche Rosa Visone, 16 anni, che stava attraversando in quel momento la strada.

A distanza di 34 anni, il sindaco della città oplontina Giosuè Starita ha ricordato la figura del maresciallo, al quale sono intitolate la Caserma dei carabinieri di piazza De Nicola, ed una stele collocata proprio al centro dello slargo, al fianco del monumento dedicato alla Benemerita.

«Il maresciallo D'Alessio è stato ucciso mentre compiva il suo dovere. Aveva fermato due pericolosi camorristi che non si arresero e aprirono il fuoco. Con lui mori anche la sedicenne Rosa Visone,  colpita da un proiettile vagante. Nel ricordare il servitore dello Stato e la giovane Rosetta, colgo l'occasione per sottolineare ancora una volta l'incessante lavoro che l'Arma svolge sul nostro territorio. A lui - conclude Starita - è intitolata la nostra caserma dei Carabinieri, per ricordare sempre il suo sacrificio».