A cura della Redazione

L'Amministrazione comunale di Torre Annunziata a sostegno degli indigenti. La giunta ha infatti approvato la delibera che destina ulteriori risorse nell'ambito del programma "Lotta alla povertà", attuato mediante la distribuzione dei cosiddetti pacchi alimenatri alle famiglie più bisognose, in ragione di una graduatoria appositamente stilata a seguito dell'indizione del relativo bando.

A conclusione della prima tranche di distribuzione presso il Centro Polivalente "Matilde Sorrentino" di via Settetermini, 48 dei 490 nuclei familiari beneficiari del sostegno alimentare per l'anno 2015, non hanno ritirato il pacco. Così, gli enti che gestiscono la distribuzione, le le associazioni di volontariato “Banco delle Opere di Carità” e “Centro di Solidarietà Giovanni Paolo II” di Caserta, hanno provveduto a conservare le eccedenze delle derrate. Queste ultime verranno quindi assegnate ad ulteriori 66 famiglie, che erano state escluse dalla graduatoria per mqancanza di requisiti o perché avevano presentato istanza oltre il termine stabilito dall'avviso pubblico. «In tal modo - si legge nella delibera -, saranno recuperati a pieno i prodotti in giacenza non consegnati, destinandoli, di contro, a famiglie che, per ISEE, risultano meno abbienti e comunque bisognose, piuttosto che non utilizzare cibo ancora commestibile, lasciandolo così a deteriorare in un deposito, con particolare riferimento a quello con scadenza a breve».

L'Amministrazione inoltre ricorda ai cittadini aventi diritto che il mancato ritiro del pacco alimentare per due volte consecutive (la prossima distribuzione parte da martedì 24 novembre) comporta la perdita del beneficio. E stabilisce, infine, che «qualora ogni mese dovessero verificarsi delle economie, a qualsiasi titolo rilevate, il  beneficio del sostegno alimentare potrà essere concesso agli esclusi», tenendo conto, nell’ordine dei casi di emergenza sociale, regolarmente accertati ed oggetto di relazione dei Servizi Sociali  con  valutazione positiva, ai quali destinare il 10 per cento di risorse; delle istanze non ammesse perché incomplete; di quelle pervenute fuori termine, ma in possesso comunque dei requisiti.