A cura della Redazione

Controlli sulla popolazione immigrata residente nel quartiere Provolera di Torre Annunziata.

E' la richiesta avanzata al sindaco Giosuè Starita da Luciano Donadio (Scelta Civica), Salvatore Sannino (Insieme per Torre), Ernesto Siano (Comitato di Quartiere Provolera-Vallone) e Salvatore Mignognia (Torre Futura).

Nella nota protocollata al Comune lo scorso 27 agosto, i rappresentanti delle quattro associazioni chiedono interventi urgenti dell’Amministrazione comunale al fine di porre in essere accertamenti continui in “funzione della regolare presenza di extracomunitari”, in particolare rumeni e rom, “per debellare ogni forma di illegalità diffusa”. In pratica, la richiesta si sostanzia in un censimento della popolazione non autoctona che risiede, più o meno legalmente, nell'area.

In particolare, viene sottolineata la numerosa presenza di bambini e minori “che spesso sono relegati a condizioni disumane che superano i parametri generali della dignità”, e che vengono assoggettati a forme di “servilismo dagli adulti, che li sfruttano facendoli girare nel chiedere la carità”, si legge nella nota.

Le quattro associazioni, raccogliendo anche le istanze dei cittadini torresi residenti attraverso una petizione, si sono attivate subito dopo alcuni episodi verificatisi nel quartiere, culminati in un incendio in una casa di via Pigmei abitata da rumeni, scaturito da un allacciamento abusivo alla rete elettrica.

I residenti spesso hanno denunciato le difficili condizioni di vita nella zona, dovute soprattutto alla presenza delle comunità di immigrati. Ed hanno protestato con diversi sit in sotto Palazzo Criscuolo, chiedendo al sindaco di fronteggiare concretamente l’emergenza.

Oltre alla questione sicurezza, nel quartiere, che sconta già livelli di degrado urbano e sociale particolarmente elevati e preoccupanti, è diffuso un forte sentimento di “intolleranza” nei confronti degli immigrati, accusati di rovistare nella spazzatura, di mantenere sporche le strade, di favorire l’accattonaggio e di occupare abusivamente le abitazioni.

E coloro che più subiscono questa situazione sono proprio i bambini. Ecco perché Donadio, Siano, Sannino e Mignognia chiedono a gran voce l’intervento del primo cittadino per attuare un censimento dei bambini e dei minori in età scolastica, affinché “possa istituirsi un percorso di integrazione e non di disgregazione sociale”.