A cura della Redazione

Secondo appuntamento con "Incontriamoci in Spiaggia Tour 2015", iniziativa di sensibilizzazione ambientale promossa dal Comitato Gente del Sarno.

Gli attivisti, sabato 25 luglio alle ore 9, torneranno sulla spiaggia delle Sette Scogliere di Rovigliano a Torre Annunziata, dove lo scorso 27 giugno ci fu la prima giornata di impegno civile insieme al Meet Up Amici di Beppe Grillo. In quell'occasione, furono raccolti oltre venti sacchi di rifiuti da 100 litri.

«Torniamo a Rovigliano - si legge in una nota del Comitato - per monitorare eventuali azioni in risposta alle nostre precedenti denunce e per continuare il percorso educativo e informativo tra i bagnanti rispetto al degrado ambientale di una delle spiagge più belle della Campania, sulle quali vige il divieto di balneazione per elevato inquinamento del mare e degli arenili che, nonostante tutto, vengono utilizzati dai cittadini, ignari dei rischi igienico-sanitari a cui sono esposti. Da un primo sopralluogo effettuato il 14 giugno scorso, emerge una situazione fortemente a rischio per i cittadini ma soprattutto per i bambini - prosegue il comunicato -. Mancano i cartelli di divieto di balneazione, che il Comune avrebbe dovuto installare per legge, “autorizzando” quindi i cittadini a frequentare la spiaggia, nonostante i cumuli di rifiuti sparsi lungo la strada di accesso alla spiaggia e sullo stesso arenile. Il degrado ambientale è un male insidioso le cui vittime sono soprattutto i cittadini meno abbienti, che pur di regalarsi qualche ora di mare e di sole partenopeo, di fronte al Golfo più bello del mondo, sono disposti a condividere la spiaggia con i rifiuti urbani misti a rifiuti speciali da attività produttive, anche pericolosi e carogne di animali morti».

Per gli attivisti, l'iniziativa è volta a salvaguardare «una splendida costa deturpata e colpevolmente lasciata in uno stato di degrado per consentire ulteriori scempi ambientali e paesaggistici, come già più volte denunciato dal Comitato Gente del Sarno in occasione della battaglia che sta conducendo da più di 2 anni contro il “Grande progetto Sarno”».