A cura della Redazione

Questa mattina, sotto la sede del Comune di Torre Annunziata, si sono presnetate una trentina di persone per chiedere un incontro con il sindaco Giosuè Starita. 

Motivo della protesta, il nuovo regolamento cimiteriale, che prevede l'esumazione dei corpi dei defunti a distanza di cinque anni dalla sepoltura. Un termine che il Consiglio comunale ha già dimezzato rispetto a quello di dieci anni stabilito dalla legge.

Le manifestanti hanno parlato con il primo cittadino, avanzando la richiesta di poter ulteriormente ridurre i tempi, a causa delle condizioni economiche particolarmente disagiate di molte famiglie. In sostanza, mantenere per cinque anni un corpo sepolto comporta dei costi notevoli tra lampade votive e pulizia, che in tanti non riescono a sostenere.

Da qui, la proposta fatta al sindaco di rendere effettivi i cinque anni di attesa prima dell'esumazione solo per le nuove sepolture (quelle, cioè, avvenute dopo l'approvazione del regolamento il 4 giugno scorso, che tr l'altro deve essere ancora approvato dalla Regione Campania), lasciando la possibilità di poter esumare prima dei cinque anni (prassi in uso ma non contemplata dalla legge) i corpi seppelliti in una fase precedente.

«Purtroppo dobbiamo rispettare la legge - ha affermato Starita -. Con il nuovo regolamento, già abbiamo derogato alla normativa generale, riducendo a cinque anni i tempi per l'esumazione. Tuttavia, l'Amministrazione non è affatto sorda alle istanze dei nostri concittadini. Per tale motivo, chi volesse procedere al disseppelimento delle spoglie dei propri cari può inoltrare una richiesta all'Asl». Attraverso questa, infatti, l'ufficiale sanitario incaricato si presenta all'esumazione e, una volta vagliato lo stato di decomposizione del corpo, può decidere se effettivamente possa essere esumato.

«Entro un mese la Regione Campania dovrà dare il via libera al nuovo regolamento varato dal Consiglio comunale - ha spigato Starita -. Un documento che, ricordo, non traccia solo le linee di indirizzo relative alle esumazioni, ma che contempla tutto il riassetto organico del settore».