A cura della Redazione

La chiusura dell'ufficio INPS di via Castriota a Torre Annunziata continua a suscitare polemiche. Nell'ottica della spending review, infatti, l'Istituto di Previdenza ha deciso di trasferire la sede oplontina altrove, nonostante ci sia da parte dell'Amministrazione comunale del sindaco Giosuè Starita, la disponibilità a trovare soluzioni alternative per ospitare i locali (Penniniello, quartiere dell'Annunziata e scuola di via Isonzo).

Lo scorso 27 maggio, il coordinamento regionale dell'Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego INPS ha avuto un incontro con i vertici campani dell'Istituto.

 

«Nel colloquio abbiamo chiesto al Direttore Regionale se avesse dato seguito alla P.E.C. contattando il Sindaco per valutare la proposta e per concordare un accesso formale da parte dell’Ufficio Tecnico Regionale al fine di effettuare una valutazione di congruità sulle varie soluzioni proposte dall’ Amministrazione Comunale - si legge in una nota dell'USB. Il Direttore Regionale Alberto Scuderi ci ha ribadito l’impossibilità di variare il progetto formulato dal suo predecessore, nel quale erano previste le chiusure delle sedi di Torre Annunziata, Ischia e Frattamaggiore, in quanto già discusso ed avallato dal Comitato Provinciale INPS di Napoli e dal Comitato Regionale INPS per la Campania, che ne hanno condiviso pienamente il contenuto votandolo all’unanimità».

L'USB fa sapere che ci sarebbe un passo indietro dell'Inps solo in riferimento alla sede di Ischia, poiché «unica Amministrazione che ha proposto di concedere in comodato d’uso i locali comunali dove attualmente è situata l’Agenzia INPS isolana».

Tuttavia, l'Unione Sindacale di Base non demorde e, dopo pressanti sollecitazioni, è riuscita ad ottenere quantomeno l'impegno della Direzione Regionale a vagliare le proposte avanzate dall'Amministrazione Starita. «La chiusura della sede di Torre Annunziata - conclude il comunicato - rappresenterebbe un ulteriore arretramento dei servizi e del welfare in un territorio già martoriato da una profonda crisi socio economica. A breve l’Ufficio Tecnico Regionale INPS valuterà nel merito le proposte».