A cura della Redazione
Il 27 maggio prossimo sarà inaugurato il maxi store Leroy Merlin a Torre Annunziata, una delle sette aziende che andranno ad insediarsi nel centro commerciale Maximall Oplonti di via Andolfi. Ad oggi già Ovviesse, Piazza Italia, Iperceramica hanno aperto i battenti, mentre si attende l’insediamento di altre quattro realtà commerciali: Leroy Merlin, McDonald’s, Euronics e Centro Convenienza. L’area commerciale è divisa in due lotti: il primo comprende un capannone di 7.500 metri quadrati, già opzionato dalla Leroy Merlin; il secondo lotto è costituito da un capannone di 8 mila metri quadrati diviso in sei spazi e destinati alle restanti aziende. La «città dello shopping» dovrebbe dare lavoro a circa 200 giovani, tra contratti diretti e assunzioni nell’indotto. Ma l’azienda che più di ogni altra avrebbe dovuto fare assunzioni, Leroy Merlin, ha deciso di chiudere il maxi store di ferramenta e bricolage di Afragola, aperto il 30 ottobre 2012, e di trasferire 72 dei suoi 100 dipendenti, quelli con contratto a tempo indeterminato, nello store di Torre Annunziata. Perché la crisi non ha risparmiato nessuno e gli affari del colosso francese non andavano bene, almeno in quella zona. Secondo l’azienda, il travaso di manodopera restava l’unica scelta possibile “per salvaguardare la professionalità e il prezioso lavoro svolto da tutti i 72 collaboratori coinvolti - si legge in una nota della società -, con l’obiettivo di garantire ad essi e alle loro famiglie, la serenità e la sicurezza del proprio posto di lavoro, nel pieno rispetto della filosofia aziendale di Leroy Merlin che crede in un rapporto di dialogo e fiducia con i propri collaboratori”. Una doccia fredda per tutti. Per i 72 lavoratori di Afragola che, se vorranno continuare a lavorare, dovranno trasferirsi nello store di Torre Annunziata. Una scelta obbligata, da fare seppure a costo di sacrifici. Perché tutti i dipendenti di Leroy Merlin di Afragola abitano nel raggio di 10 km dallo store. E da giugno per andare a lavoro saranno costretti a spostarsi di 40 km. Ma la doccia fredda è anche per i tanti giovani del nostro territorio che nutrivano molte speranze per poter finalmente aspirare ad un posto di lavoro. Invece ci sarà posto solo per una ventina di assunzioni con contratto a sei mesi part-time. L’azienda, infatti, sta provvedendo già da tempo a selezionare giovani da inserire come steward o hostess. Le altre cinque aziende occuperanno una cinquantina di addetti e quasi tutte inizialmente si avvarrano di manodopera proveniente da altri insediamenti, già con esperienza e quindi maggiormente rispondente alle esigenze della clientela. Intanto, nei giorni scorsi, c’è stato un sit in del Movimento per il Lavoro di Torre Annunziata davanti alla Leroy Merlin per protestare contro una presunta compravendita di posti di lavoro. E giovedì 6 maggio una delegazione del Movimento si è incontrata con l’Amministrazione comunale in merito alla creazione dell’Osservatorio sul lavoro. Alla fine della riunione si è concordato che il Movimento avrà una sua rappresentanza nel tavolo istituzionale sull’emergenza lavoro a Torre Annunziata, già composto da sindacati e organizzazioni datoriali. Nel contempo il Movimento, in una nota, “ha esternato tutto il proprio dissenso in merito alla presunta compravendita di posti di lavoro al parco commerciale, riscontrando nell’Amministrazione comunale l´intenzione di contrastare qualsiasi forma di clientelismo e qualsiasi pratica illegale che penalizzi la collettività”. ENZA PERNA