A cura della Redazione
Varato il piano spiagge del Comune di Torre Annunziata. Dopo un enorme lavoro di carattere tecnico-giuridico, l’Ente ha definito il regolamento per l’utilizzo delle aree marittime demaniali. In sostanza, si tratta di “tracciare il solco” per la riqualificazione di tutte quelle zone sottratte alla competenza regionale (Porto), e che siano in grado di fornire nuovo impulso alle attività turistico-ricreative del territorio. Stralciate dal Piano anche le cinque spiagge in concessione agli altrettanti stabilimenti balneari torresi: Lido Azzurro, Lido Nettuno, Lido Risorgimento, Lido Rinascenza e Lido Eldorado. Sette, invece, sono le aree d’intervento disciplinate dal Piano, classificate con le lettere dell’alfabeto dalla A alla G. Troviamo, dunque, i tratti di costa “Villa Guarricino”, “Capo Oncino”, “Villa comunale”, “Lido Mappatella”, “Sette Scogliere” ed altre due denominate “Zona E” e “Zona G”. Uno sforzo notevole per l’elaborazione del Piano, che ha coinvolto in primis gli assessori Carlo Iavarone (delega al Commercio e Demanio) e Raffaella Celone (delega alla Risorsa Mare e all’Urbanistica). Inoltre, il Comune si è avvalso della professionalità esterna dell’architetto Ennio Portoghese, che ha collaborato a titolo gratuito. Era dal 2001 che la Regione aveva affidato ai Comuni l’obbligo di redigere il Piano e, finalmente, dopo circa quindici anni, è stato redatto uno strumento fondamentale per il recupero e la fruizione di aree turistiche spesso abbandonate e degradate. Ora la Commissione Demanio ed il Consiglio comunale dovranno approvare il regolamento in tempi piuttosto brevi, dal momento che è intento dell’Amministrazione comunale indirie nel mese maggio i bandi ad evidenza pubblica per l’installazione sulle spiagge pubbliche di strutture e servizi per l’utenza entro l’inizio della stagione estiva. Sulle varie porzioni di arenile pubblico, dunque, potranno sorgere chioschi-bar per la somministrazione di bevande e cibi precotti, attività per il noleggio di imbarcazioni e natanti, esercizi commerciali, strutture ricettive ed attività ricreative e sportive. Ma anche beauty center, cabine spogliatoio, servizi igienici, docce, oltre al servizio di fornitura di sdraio ed ombrelloni per i bagnanti. Il regolamento disciplina puntualmente cosa si può (o non si può) fare in ciascuna delle sette zone d’intervento. In particolare, ad esempio, sul Lido Mappatella viene contemplato il posizionamento di tre chioschi in legno a carattere stagionale, con annessi servizi igienici di tipo chimico, e l’installazione di un tavolato ligneo per la posa di ombrelloni e sdraio. Mentre per Capo Oncino è possbile prevedere, per migliorare l’accessibilità dal mare, un piccolo approdo turistico per piccoli natanti da diporto, ed un solo chiosco-bar atto alla somministrazione di bevande ed alimenti preconfezionati. Alle Sette Scogliere (a ridosso di Rovigliano), invece, è prevista la eventuale realizzazione di un vero e proprio stabilimento balneare o spiaggia libera attrezzata dotati di impianti e attrezzature complementari per la somministrazione di alimenti e bevande e per l’esercizio delle attività connesse alla balneazione, come le cure elioterapiche e termali, le attività sportive e ricreative. «Il piano spiagge è una grandissima opportunità per lo sviluppo turistico nella nostra città - commenta soddisfatto l’assessore Iavarone -. Consentirà di ospitare, specia durante la stagione estiva, migliaia di persone, non solo di Torre Annunziata, e di garantire loro servizi efficienti senza doversi spostare altrove. Questo, naturalmente, gioverà all’economia locale e, soprattutto, garantirà occupazione per i giovani ed i tanti disoccupati». DOMENICO GAGLIARDI