A cura della Redazione
Il rilancio del commercio a Torre Annunziata. L’assessore Carlo Iavarone, titolare della delega al Ramo, detta le linee guida per rivitalizzare un settore particolarmente depresso a causa della crisi. Nella città oplontina, sono le piccole e medie attività a caratterizzare l’economia locale, che si regge principlamente sull’alimentare e l’abbigliamento. La perdita del potere d’acquisto delle famiglie, e la conseguente contrazione dei consumi, hanno finito con l’indebolire ancor di più un sistema economico già di per sè fragile, che sconta ancora i risultati, del tutto negativi, del processo di deindustrializzazione post anni ‘80 e la mancata riconversione dell’economia. La nautica non ha funzionato, il turismo è lungi dal rappresentare un volàno significativo, anche se al riguardo è da segnalare la mostra sui reperti di Oplontis che si svolgerà da aprile a giugno a Palazzo Criscuolo e l’impegno dell’assessore alla Cultura Antonio Irlando. C’è poi la ripresa del settore balneare, con gli stabilimenti che durante il periodo estivo hanno accolto migliaia di persone, e che assicurano anche il divertimento serale con spettacoli musicali rivolti soprattutto ai giovani, rivitalizzando anche l’area della litoranea Marconi. Ma, come dicevamo, è il commercio il cuore pulsante dell’economia di questa città. Iniziative come la Notte Bianca dello scorso 23 dicembre andrebbero senz’altro riproposte durante l’anno. In tal senso, per l’assessore Iavarone diventa una sfida quella di garantire l’apertura dei negozi anche la domenica e durante le festività. «Premetto che incrementare gli orari di apertura non serve necessariamente ad accrescere l’occupazione, ma potrebbe creare solo una montagna di burocrazia per “costringere” i titolari delle attività a restare aperti un po’ di più - spiega l’assessore -. Vorrei, tuttavia, soffermarmi sul risultrato di tali possibili iniziative. Nel caso dei commercianti, è ragionevole pensare che la domanda di cibo e beni di consumo domestico sia abbastanza fissa; chi compra la frutta di domenica finirà per comprarne meno il martedì. Anche se non vanno sottovalutati guadagni di efficienza in senso lato: se so che posso fare la spesa di domenica, al martedì posso fare cose che non avrei fatto altrimenti. Posso stare più a lungo al lavoro, posso portare i bambini a scuola di calcio o di danza, il che comporta benefici sia per i nostri figli sia gli insegnanti di danza che istruttori di calcio. Questi esempi fanno comprendere come, di domenica, possano crearsi opportunità per gli opratori economici. Alla Ducati di Bologna (controllata dai tedeschi dell’Audi, di cui Iavarone è procuratore, ndr) gli operai, inclusi quelli della Fiom, sono soddisfatti di aver firmato un accordo che stabilisce massima flessibilità, anche sui turni domenicali. In cambio, le 30 ore settimanali saranno pagate come se fossero 40, e ci saranno tredici assunzioni. Tutti contenti». Insomma, lavorare anche la domenica per “appensantire” la busta paga. Soldi che, se spesi, verrebbero immessi in circolazione creando ulteriori benefici per i commercianti. Un ciclo virtuso, dunque. E’ così che funziona l’economia, quella reale, di tutti i giorni, al netto delle tante e forbite (e spesso inutili) argomentazioni della Troika (nomenclatura utilizzata per definire le istituzioni monetarie europee e mondiali)! L’ottimismo dell’assessore Iavarone nasce dal fatto che a Torre Annunziata comincia ad intravedersi una, seppur flebile, ripresa. Il saldo delle attività commerciali negli ultimi sette mesi del 2014 registra un più 12 per cento, con l’apertura di 173 nuove unità commerciali a fronte della chiusura di 95 attività. In pratica, nella nostra città sono 78 le intraprese economiche avviate. Merito anche, e soprattutto, della Zona Franca Urbana. «Un risultato ottenuto grazie ad una serie di fattori creati da tutta l’Amministrazione comunale ed un lavoro certosino di tutti gli assessori», ha commentato Iavarone Da questi dati positivi, l’esponente dell’esecutivo Starita prende spunto per lanciare una serie di proposte per il rilancio del commercio che, ovviamente, dovranno essere discusse ed analizzate con le associazioni di categoria. Si va dalla lotta alle infiltrazioni criminali e alla desertificazione, ai maggiori controlli per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori economici sul territorio. Dalla creazione di chalet nei pressi delle spiagge, al ritorno alle botteghe di una volta, dove a prevalere era il mestiere e l’esperienza. Dalla mappatura dei locali sfitti, contattando i proprietari ed i nuovi affittuari per la riutilizzazione degli stessi («anche a costo zero - sottolinea l’assessore - se c’è la possibilità di far rinascere l’attività»), alla formazione del personale con corsi di aggiornamento gratuiti promossi da Enti pubblici e privati. E, per finire, lo sviluppo di un serio piano parcheggi, che eviti le soste selvagge ai consumatori in procinto di acquistare. «L’obiettivo - conclude Iavarone - è quello di rafforzare la relazione tra Comune e commercio. Far sì che le attività commerciali presenti possano aspirare anche a diventare luogo di incontro, comunicazione e rapporti sociali fra i cittadini mantenendo elevata ed efficiente la presenza commerciale nel tessuto urbano». DOMENICO GAGLIARDI