A cura della Redazione
Dopo lo sgombero di Palazzo Fienga e la sistemazione degli sfollati in aule scolastiche, box commerciali ed un albergo di Pompei, è iniziata ieri la seconda fase che prevede un forma di accompagnamento alle famiglie per reperire una sistemazione autonoma. Dieci persone, infatti, sono state trasferite, o sono in procinto di trasferirsi, presso la casa famiglia dell’ex Orfanotrofio di piazza Giovanni XXIII della Pace, attiguo alla Basilica della Madonna della Neve (foto). Qui troveranno camere accoglienti con letti e tavoli ed una cucina per la preparazione del vitto giornaliero. Scendono quindi a trenta le persone ospitate nell’albergo di Pompei, con una conseguente riduzione dei costi per il comune di Torre Annunziata. Nel contempo, altre famiglie si stanno adoperando per lasciare gli alloggi di fortuna messi a loro disposizione. Il sindaco Starita, nella conferenza stampa di sabato 24 gennaio, ha anticipato che l’amministrazione comunale assumerà un’iniziativa per alleggerire il disagio delle famiglie che troveranno una sistemazione autonoma. «Non elargiremo contributi – ha precisato Starita – ma una forma di accompagnamento con cui il Comune si potrebbe far carico delle spese del trasloco e di una parte dei canoni di locazione. Attualmente si spendono dai 4 mila ai 5 mila euro al giorno per circa 140 persone, un peso economico che non possiamo sopportare per molto. Per questo motivo - conclude il sindaco - abbiamo incaricato i nostri tecnici per studiare una forma di accompagnamento alle famiglie che sia meno oneroso per le casse dell’Ente». Intanto, secondo un primo censimento, solo un terzo delle famiglie sgomberate hanno accolto l’invito del Comune di trasferirsi presso la scuola di via Isonzo. Solo quattro famiglie, infatti, hanno occupato le aule messe a disposizione dall’Amministrazione, mentre le altre si sono trasferite presso parenti o altre abitazioni.