A cura della Redazione
«In Campania non vale il proverbio ‘Anno nuovo, vita nuova’, almeno nel settore dei trasporti. A leggere le cronache di questi giorni, infatti, sembra di rivivere la stessa situazione di dodici mesi fa, in particolare per i disservizi della Circumvesuviana. Il 2015 si è aperto con solo 46 treni in funzione, corse soppresse e continui interventi di riparazione sulle linee: negli ultimi giorni ce ne sono stati in media almeno 5, con treni bloccati e passeggeri costretti ad attese o cambi in corsa. Proprio oggi, inoltre, si è fermato uno dei nuovi Metrostar a Roccarainola, a dimostrazione che i problemi non riguardano solo la vetustà dei mezzi». Così il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano. «A questo scempio si aggiunge l’ulteriore disagio causato dal Tic e dal nuovo sistema di tariffazione voluto da Caldoro&Vetrella, che ha comportato solo prezzi più alti per chi sceglie il ticket integrato. Come se non bastasse, i nuovi biglietti aziendali stentano a essere riconosciuti non solo dagli utenti, ma addirittura dallo stesso personale addetto al controllo, per il quale, con un minimo di intelligenza e lungimiranza, si potevano prevedere giornate di informazione e formazione adeguate», aggiunge il consigliere. «Invece, assistiamo a una routine fatta di macchine obliteratrici che non riconoscono il nuovo ticket, tornelli elettronici aperti per evitare resse e personale non informato e adeguatamente preparato. Nel frattempo, in questo caos aumenta la quota di evasione, dunque il danno alle casse delle aziende di trasporto, e diventa sempre più concreto il rischio del ritorno di centrali illegali di stampa, che erano state sconfitte con il sistema di Unico Campania. Impressiona inoltre il silenzio di Caldoro, mentre ormai non stupiscono più le dichiarazioni scomposte e gli annunci esaltanti di Vetrella, che come sempre non trovano mai riscontro nella realtà», conclude Marciano. GENNARO MANCINI