A cura della Redazione
Sta suscitando clamore e polemiche l´inchiesta che ha coinvolto l´imprenditore farmaceutico Nazario Matachione, in carcere dal 14 ottobre scorso con l´accusa di corruzione. Oltre a due ufficiali della Guardia di Finanza, accusati si aver ricevuto da Matachione favori in cambio di un ammorbidimento nei controlli fiscali, in un altro filone dell´inchiesta condotta dalla Procura di Napoli risulta indagato anche Antonio Troiano, ispettore di polizia già in servizio al Commissariato di Torre Annunziata, poi trasferito a Nocera. Per lui l´accusa è di aver rivelato atti coperti da segreto inerenti proprio l´inchiesta su Matachione. Nei giorni scorsi, l´ex magistrato e parlamentare Michele Del Gaudio, che sta conducendo una battaglia contro il trasferimento di Troiano, a suo dire ingiustificato e messo in atto per l´attività investigativa che il funzionario di polizia stava conducendo nei confronti dell´Amministrazione comunale, è stato querelato dal sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita. Del Gaudio, a seguito dell´aggressione a mano armata subita dal primo cittadino da un uomo ritenuto vicino al clan Gionta nell´ottobre di un anno fa, scrisse che la versione formulata agli inquirenti dal sindaco sull´episodio non era quella effettiva. Da quel momento, secondo Del Gaudio, avevano inizio le vicissitudini lavorative di Troiano, che indagava sull´accaduto, con l´avvio del procedimento di trasferimento. Troiano, nel frattempo, coinvolto nell´inchiesta su Matachione, si difende. «La verità onorerà ancora la casa di un onesto e fedele servitore dello Stato, colpito da menzogne infamanti destituite da ogni fondamento - scrive in una nota l´ispettore di polizia -. La mia fiducia nella straordinaria società civile torrese mi spinge ad averne altrettanta nella Giustizia e nel giudizio delle persone perbene, che non si fermerà certamente alle apparenze di un disgustoso piano vendicativo e tendente a colpire me, colpevole di aver soltanto fatto il mio dovere, senza eroismi, indagando contro colletti bianchi, ovvero “sepolcri imbiancati belli fuori ma all’interno pieni di ossa di morte e di putrefazione”. La violenza che è stata fatta a me e la mia famiglia è inaudita, con enorme danno d’immagine e traumi ai miei figli minori ed alla mia consorte. Qualcuno ha ritenuto la mia persona, sia umana che professionale, cristallina. E per questo non arretrerò di fronte a nulla». Tornando alla querelle Del Gaudio-Starita, l´ex giudice, in un’altra nota diffusa sui social network e agli organi di stampa, fa sapere che sta preparando una denuncia «per attivare una indagine penale sulle vicissitudini del dottor Troiano, che ha osato eseguire scrupolosamente gli ordini della Commissione Prefettizia, opporsi al negato azzeramento dell’assemblea comunale, approfondire il presunto attentato camorristico ai danni del primo cittadino».