A cura della Redazione
Conferenza di servizi conclusiva sul Grande Progetto Fiume Sarno. E’ quella che si è tenuta stamattina presso la sede dell’Arcadis, l’Agenzia regionale per la difesa del suolo, ed avente ad oggetto l’approvazione del progetto definitivo del lotto 1 del GPS. Comprende l’adeguamento del Canale Bottaro e le opere di riqualificazione ambientale della fascia di costa di Torre Annunziata. Erano presenti i comuni d Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Pompei e Scafati, oltre a tutti gli altri Enti interessati. Il comune oplontino, rappresentato dal sindaco Giosuè Starita, ha presentato tutta una serie di obiezioni sugli impatti negativi dell’opera sul territorio e sulla mancanza di interventi per evitarli, ridurli e possibilmente compensarli. Tra queste, la creazione di un nuovo “microclima umido” su un’area vasta di Torre Annunziata, pari a circa il 30 per cento del territorio, con ricadute estremamente negative sulla popolazione e sulle attività economiche e sociali della zona; la distruzione della rete viaria esistente; l’aggravamento dei fenomeni di erosione e insabbiamento lungo l’intera costa vesuviana e, in particolare, su quella torrese-stabiese. «La Regione Campania - afferma il primo cittadino Starita - continua a dimostrare una sensibilità pressoché nulla nei confronti del nostro territorio. Una serie di considerazioni da noi espresse, tutte di assoluto valore, sono state disattese. In sede di conferenza dei servizi abbiamo sostenuto le nostre ragioni con il massimo vigore, ma evidentemente in regione c’era chi aveva già maturato tale decisione, non ritenendo di dare ascolto alle nostre richieste e confermando un disattenzione già manifestata in altre vicende. Ovviamente l’Amministrazione proseguirà la sua attività di difesa del territorio in ogni sede opportuna. Come prima cosa, ricorreremo al TAR per la tutela dei diritti dei nostri cittadini».