A cura della Redazione

Chiude la sede dell’Inps di Torre Annunziata. La notizia non è ancora ufficiale ma fonti autorevoli danno per certa la soppressione degli uffici di via Castriota per la fine di quest’anno. La spending review ha interessato anche l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che, per far quadrare i conti, ha deciso di sopprimere la sede di Torre Annunziata e accorparla a quella di Torre del Greco. Secondo alcune voci, già sarebbe stata individuata la nuova area. Si tratterebbe dell’ex pastificio Dota, in via Nazionale a Torre del Greco, situato a qualche centinaio di metri dal Tribunale oplontino. Una decisione che sicuramente creerà non poche polemiche, con il coinvolgimento anche della classe politica locale.

«Purtroppo a causa di una politica aziendale di riduzione delle spese - afferma Alberto Fruccio, segretario regionale della Uil-PA - la sede centrale di Napoli ha deciso di accorpare le due sedi torresi. Abbiamo sollecitato il sindaco Giosuè Starita a fare una proposta per sollevare l’Inps dal pagamento del canone di locazione. Purtroppo fino ad ora non c’è stato nessun riscontro».

Da fonte comunale si fa sapere che della questione se ne è occupato direttamente il primo cittadino, il quale avrebbe avuto un incontro con il presidente del Comitato provinciale dell’Inps, Davide Pastore. L’Inps - a detta di quest’ultimo - deve riorganizzare la propria struttura territoriale sopprimendo sull’intero territorio nazionale centinaia di sedi e sportelli decentrati. La motivazione posta a base di detta riorganizzazione sarebbe quella di ridurre i costi di gestione che, a dire della dirigenza dell’Istituto, non sarebbero più sostenibili. Quindi una decisione assunta dall’alto alla quale si potrebbe ovviare solo se il Comune oplontino si facesse carico delle spese di locazione della sede di via Castriota, oltre che di quelle per le utenze (luce, acqua e gas). «Non possiamo assolutamente addossarci simili spese - ci spiega un assessore - perché anche noi siamo soggetti alla spending review. Già contribuiamo per il 20 per cento alle spese delle strutture giudiziarie presenti in città, e per il 100 per cento alla spesa per gli alloggi degli ufficiali dell’Arma dei carabinieri. Se avessimo avuto a disposizione locali comunali da adibire a sede dell’Inps, lo avremmo fatto molto volentieri. Ma quelli che abbiamo, hanno bisogno di una radicale ristrutturazione. E questa, di certo, non può avvenire in tempi brevi. Tuttavia cercheremo fino all’ultimo di scongiurare la chiusura degli uffici di via Castriota».

Attualmente la competenza territoriale della sede Inps di Torre Annunziata si estende ai comuni di Casola, Gragnano, Lettere, Pompei, Sant’Antonio Abate e Santa Maria La Carità, mentre quella di Torre del Greco racchiude Boscoreale, Boscotrecase e Trecase. Comuni, questi, tutti più vicini a Torre Annunziata che alla città corallina. Ma il criterio che di fatto ha portato ad individuare Torre del Greco quale sede dell’Inps non è stato la vicinanza territoriale dei Comuni, bensì il maggior numero degli abitanti di Torre del Greco rispetto a quello della città oplontina. Se proprio vogliamo trovare un aspetto positivo della vicenda, possiamo senz’altro affermare che l’ubicazione della nuova sede (sempreché sia l’ex pastificio Dota) non è poi tanto lontana da Torre Annunziata, visto che si trova a poche centinaia di metri dal Palazzo di Giustizia. In ogni caso, come accade oggi per chi abita lontano dalla zona di Torre Centrale, sarebbe necessario utlizzare l’auto.