A cura della Redazione
Quante volte abbiamo parlato, anche con un po’ di invidia, degli chalet di Castellammare di Stabia e delle centinaia di persone che, soprattutto nei mesi estivi, affollano quei luoghi di ristoro? E quante volte ci siamo chiesti per quale motivo non attrezzare allo stesso modo la darsena del porto di Torre Annunziata, invece di “ospitare” quei venditori ambulanti sparsi qua e là a mò di accampamento nomade? Ebbene, sembra che l’Amministrazione comunale si sia resa conto della necessità di una riqualificazione della darsena dei pescatori ed abbia inoltrato alla Regione Campania la domanda per ottenere la concessione delle zone demaniali marittime. Lo scopo, si legge nella richiesta, è di trasformarla in area al servizio per attività commerciali di somministrazione e per parcheggio. Degli oltre 5 mila metri quadrati disponibili, una zona di circa 900 metri quadrati, quella lungo il perimetro di via Caracciolo, sarebbe destinata a ristoro, con una serie di postazioni in linea di circa 20 metri quadrati ciascuna, fornite di energia elettrica e di acqua. Qui andrebbero collocate strutture non fisse al suolo, come autonegozi-bar, pub, gelaterie, ecc., tutte su ruote o su mezzi semoventi. Ciascuna postazione avrebbe a disposizione un’ulteriore area di 32 metri quadrati adibita a ristoro, con tavolini, sedie ed eventuali ombrelloni. Un’altra area, pari a circa 3 mila metri quadrati, verrebbe destinata a parcheggio autovetture per decongestionare il traffico lungo via Marconi, dove sono concentrati gli stabilimenti balneari e la Villa Comunale. Infine, in un’area di circa 8 metri quadrati sarebbe installato un prefabbricato per servizi igienici autopulenti. Non tutta la darsena, però, sarebbe occupata da strutture mobili ed auto. Una parte di essa, circa mille e 300 metri quadrati, sarebbe destinata alla passeggiata lungo la banchina del porto. Il progetto porta la firma dell’architetto Gino di Donna del Suap (Sportello Unico Attività Produttive) e ci sono buone probabilità che la Regione accolga la proposta del comune di Torre Annunziata. Il dubbio, semmai, sorge sulla reale fattibilità del progetto per questa estate, visto che tra meno di un mese inizia la stagione balneare. I tempi, quindi, sono abbastanza ristretti per adottare tutte le procedure per l’assegnazione dei posti di ristoro e per la riqualificazione della darsena stessa. Ma come dice il proverbio, «meglio tardi che mai». ENZA PERNA da TorreSette del 23 maggio 2014