A cura della Redazione
Negli ultimi giorni, sul “muro” di «Dite la Vostra» di torresette.it, sono arrivati diversi messaggi di cittadini che sollecitano il problema degli immigrati e degli ambulanti abusivi che popolano marciapiedi e strade a Torre Annunziata. C’è chi condanna la “crociata” contro gli ambulanti e chi, invece, sottolinea il fatto che costoro provocano «danno al commerciante onesto che paga le tasse, facendo una concorrenza sleale». C’è, poi, chi dice che schierarsi contro di loro è razzismo e chi ribatte che i «vu’ cumprà sono gestiti dalla criminalità e rappresentano un grave nocumento all’economia locale, dal momento che vendono merce contraffatta a prezzi decisamente inferiori, lasciando per di più cartoni, buste e quant’altro sui marciapiedi e per le strade». Ed ancora, chi afferma che siamo diventati «un popolo intollerante e razzista, scandalizzandoci e cercando giustizia contro esseri umani che vogliono solo guadagnare qualche euro per far vivere le loro famiglie nei Paesi di origine». E chi replica che «non pagano un centesimo di tasse e che, invece di vendere merce contraffatta, dovrebbero lavorare onestamente nei campi agricoli, nei ristoranti, come muratori o bagnini». E, per finire, chi denuncia questo fenomeno perché è «per la legalità e per il rispetto delle regole», e chi si contrappone dicendo che gli ambulanti abusivi sono degli «sventurati che hanno problemi quotidiani» per mangiare, dormire, comprare medicinali, ecc.. Insomma, il problema dei “vu’ cumprà” esiste ed è sentito dai cittadini e dai commercianti torresi, ed andrebbe affrontato. Anche perché, a volte, quelli che espongono le mercanzie sulle bancarelle, o addirittura per terra, sono costretti a “sloggiare” quando interviene qualche rappresentante delle forze dell’ordine per far osservare la legge. Allora, perché non istituire per loro uno o più mercatini, etnici o di prodotti vari purché non contraffatti, e regolarizzare in tal modo le loro vendite e la loro attività? In tal caso sarebbero anche obbligati a pagare quanto dovuto in tasse ed occupazione di suolo pubblico. Avrebbero, così, un’occasione per guadagnare ed acquisire una loro dignità, e non praticare concorrenza sleale a danno dei commercianti torresi in regola. Eviteremmo così anche quegli “spettacoli” indecorosi di merce che occupa i marciapiedi, destinati invece al passaggio dei pedoni. In tal modo, solidarietà e legalità troverebbero un punto d’incontro, rispettando le esigenze di tutti. SALVATORE CARDONE dal settimanale TorreSette dell´1 maggio 2014