A cura della Redazione
Dopo circa un anno e mezzo, la scuola media “Giovanni Pascoli” di Torre Annunziata si riappropria delle due palestre presenti al suo interno. E’ raggiante la dirigente scolastica Daniela Flauto, che martedì scorso ha inaugurato le strutture completamente rimesse a nuovo. Gli spazi erano interdetti alla fruizione degli studenti dall’ottobre 2012, allorquando la stessa preside decise di proibirne l’utilizzo per motivi di sicurezza. «Le due palestre presentavano carenze strutturali importanti, che avrebbero potuto mettere a rischio l’incolumità dei ragazzi. Per questo decisi di chiuderle. Da allora ho profuso il massimo impegno affinché la scuola potesse un giorno riappropriarsene, garantendo, in tal modo, lo svolgimento delle attività fisiche agli alunni. Finalmente, ci siamo riusciti». Un merito che la stessa dirigente condivide con il Centro Basket Torre Annunziata, storica società di pallacanestro che, ventidue anni fa, mosse i primi passi proprio all’interno della scuola di via Tagliamonte. In questi mesi, il CBTA è stato costretto a continue “migrazioni”, non potendo disporre, a Torre Annunziata, di una struttura in grado di ospitare le gare delle diverse formazioni del sodalizio biancoverde. Da mercoledì, i ragazzi del Centro sono ritornati finalmente nella loro “casa”. «Voglio ringraziare pubblicamente la preside Flauto - afferma Luca La Rocca, dirigente responsabile del CBTA -. Senza la sua testardaggine sarebbero passati chissà quanti altri mesi prima di poter riutilizzare la struttura. Noi come CBTA, e non poteva essere altrimenti, abbiamo contribuito fattivamente affinché il nostro esilio durasse il minor tempo possibile. Un altro ringraziamento è doveroso farlo al preside Gennaro Cirillo della scuola primaria “G. Siani”, che ha aperto le porte in questo lasso di tempo ai tantissimi ragazzi del Centro Basket». Il CBTA ha sostenuto le spese per la riqualificazione delle palestre, i cui lavori sono stati eseguiti dalla ditta Rosario Spiezio, mentre il Comune oplontino ha provveduto alla posa del manto d’asfalto dei campi di basket. Risistemato anche il piccolo giardino presente nell’atrio antistante le palestre, dove sono stati piantati fiori ed un albero a cura di Luigi Amura dello Sport Club Oplonti. Fondamentale, poi, il “sacrificio” dei genitori degli studenti che, autotassandosi volontariamente, hanno raccolto fondi sufficienti al completamento dell’opera. «Il loro apporto è stato importantissimo - prosegue Flauto -. Così come quello dei collaboratori scolastici che, da giugno scorso, hanno ritinteggiato la scuola e ripristinato le carenze strutturali dei servizi igienici». La dirigente scolastica non vuole, in questa giornata storica per l’Istituto, dimenticare gli altri protagonisti di questa splendida “scuola del fare”: dalla segretaria Francesca Piro, «che mi ha sostenuto in questo progetto», spiega Flauto, ai professori Catello Buonocore e Tina Sannino, fino ad arrivare a tutte le funzioni strumentali che lavorano nella scuola. E, per finire, il Consiglio d’Istituto presieduto da Luigi Mollo. Sulle note dei brani eseguiti dall’orchestra della “Pascoli”, diretta dai professori Riccardo Lombardi, Mariangela Coppola, Umberto D’Angelo e Valeria Rea, viene tagliato il nastro. Prima, però, Don Pino, sacerdote della chiesa di Sant’Antonio di Padova di via Dino, benedice i presenti, tra cui, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il sindaco Giosuè Starita e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Felicio Izzo. La cerimonia si chiude con il balletto delle alunne curato dai docenti di Educazione Fisica. «Ora che le palestre sono tornate a disposizione degli studenti - continua la dirigente -, voglio lanciare a loro un appello: non imbrattate nuovamente i muri della scuola! Ogni atto di vandalismo sarà punito con il pagamento dei danni causati. I ragazzi devono capire che la scuola è di tutti e va rispettata». Le palestre ci sono, ma mancano attrezzi per l’attività fisica. «Un ultimo sforzo – conclude Flauto - lo chiedo a coloro che desiderano sostenerci: abbiamo bisogno di una rete per la pallavolo, di palloni ed altri strumenti utili per i ragazzi. Chiunque voglia può aiutarci». Dicevamo di una giornata storica per la scuola media “Pascoli” e per i suoi ottocento studenti. Un esempio di come, attraverso le giuste sinergie, si possa concretamente operare per il bene della collettività. DOMENICO GAGLIARDI (dal settimanale TorreSette del 28 febbraio 2014)