A cura della Redazione
Continua senza sosta l’opera di revisione del “Grande Progetto Sarno”, attuata da Comitati cittadini e politici. L’obiettivo è scongiurare l’attuazione delle progettualità regionali che prevedono la creazione di una seconda foce del fiume in zona Rovigliano a Torre Annunziata. Dopo mesi di proteste, interpellanze alle istituzioni locali e confronti, le richieste avanzate dal Comitato “Gente del Sarno”, per un confronto con gli organi regionali ed i dirigenti dell’Arcadis, finalmente sono approdate a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, dove il 3 febbraio scorso si è tenuto un primo incontro tra le parti. Presenti al meeting l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Eduardo Cosenza, il Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Campania, Danilo Del Gaizo, il Vice Capo di Gabinetto, Paola Spena, il Capo dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economico, Gennaro Luigi Ramazio, il responsabile per la realizzazione dei lavori del “G. P. S.”, Italo Giulivo, il dirigente del settore Ambiente e Protezione Civile, Michele Palmieri, il Commissario per la direzione e la gestione dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Arcadis), Flavio Cioffi, il coordinatore progettazione “G. P. S.”, ing. Gennaro Di Prisco, il responsabile di bonifica sedimi, ing. Orlando, il Senatore del M5S, Andrea Cioffi, il rappresentante della sezione di Torre Annunziata del M5S, Orfeo Mazzella, gli esponenti del Comitato “Gente del Sarno”, dott.ssa La Mura e Pasquale Milite, il rappresentante del Comitato “No alla Seconda Foce”, Vincenzo Cesarano, ed il consulente dei Comitati, ing. Giovanni D’Amato. A consulta avviata, i rappresentanti regionali, prendendo atto delle incertezze e dei dubbi sollevati dai Comitati, hanno voluto sottolineare l’importanza della realizzazione del progetto. Una svolta decisiva per la risoluzione delle problematiche idrogeologiche presenti sul vasto bacino del fiume Sarno e le aree montane circostanti. In merito, l’assessore Cosenza ha voluto rimarcare l’impegno che la Regione si assumerà durante la realizzazione dei lavori, focalizzato sul rispetto delle procedure di sicurezza e di disinquinamento dell’intero corso fluviale, che saranno dettate direttamente dalle Autorità di Bacino nel rispetto dei canoni paesaggistici e ambientali vigenti. Gli esponenti dei Comitati, a loro volta, hanno voluto evidenziare con fermezza le problematiche verificatesi ad oggi nel corso della stesura del progetto “G. P. S.”, e quelle che da tempo si sono palesate lungo tutto il corso del fiume, e che ancora oggi non sono state affrontate. Tra queste, come ha ampiamente esposto Mazzella, vi sono gli innumerevoli scarichi abusivi che ancora oggi non vengono sanzionati ed eliminati. Questi, secondo l’esponente oplontino del M5S, se non fronteggiati prima dell’attuazione delle opere progettuali andrebbero a precludere seriamente la qualità delle acque che non si differenzierebbero per nulla dallo stato del fiume. Pertanto, ha proseguito Mazzella, il Sarno avrebbe bisogno dapprima di una seria attività di bonifica partendo da monte, lì dove si verificherebbero gli scarichi più velenosi, per poi andare a fronteggiare le esigenze fognarie che ancora oggi persistono su una buona parte urbana prospiciente al fiume, e che fanno di tale alveo una condotta di convogliamento di quei liquami che dovrebbero essere trattati seguendo normative di legge ben precise. A parte le problematiche legate al decennale stato di inquinamento del fiume, altre sarebbero da osservarsi nello studio del progetto, che potrebbero essere ampiamente migliorate. Molte afferiscono al drammatico impatto paesaggistico e ambientale che andrebbe a palesarsi dopo l’attuazione del Grande Progetto. Uno dei maggiori impatti ambientali sarebbe da individuarsi nella realizzazione delle vasche di laminazione le quali, come poi hanno spiegato i rappresentanti della Regione, andrebbero a fronteggiare le continue e annose piene e le esondazioni che puntualmente si vanno a verificare in alcuni punti della piana dell’Agro-Nocerino-Sarnese durante i periodi di alta affluenza di piogge meteoriche. Ma, come hanno ribattuto i Comitati, l’attivazione delle vasche nelle condizioni in cui oggi si trova il fiume andrebbe a creare ulteriori problemi di inquinamento che si presenterebbero lì dove le acque vanno a confluire, sedimentando così ulteriori elementi altamente velenosi per la salute e per l’ambiente. Oltre ciò, andrebbe a gravare sulla già disastrata situazione del fiume anche l’incuria degli argini, nei cui confronti non si è mai attuata una seria opera di manutenzione. E risulterebbe poco credibile che in futuro ci si adoperi per un’attenta politica di decoro e cautela delle barriere, degli alvei e delle vasche. A questo si andrebbe ad aggiungere anche l’opera silenziosa attuata dagli organi politici regionali i quali, fino ad oggi, hanno omesso una chiara azione di informazione rivolta alle popolazioni dei territori interessati dal “G. P. S.”. Tale omissione, sicuramente, come viene fatto osservare, è da imputare anche alla vigente classe politica locale. Tirate le somme, i Comitati, insieme alle parti politiche intervenute a loro fianco, si sono dichiarati contrari a qualsiasi azione che porterà alla realizzazione della seconda foce del fiume Sarno ed alla creazione delle vasche di laminazione. Pertanto, la speranza è che si possano vagliare ulteriori alternative condivisibili avallate dagli organi regionali per affrontare le problematiche idrogeologiche che attanagliano il nostro territorio, e che siano in primo luogo finalizzate all’attuazione di un’opera seria di disinquinamento del fiume. Il senatore Cioffi, ascoltate le parti, si è impegnato a portare, se il caso lo ritenesse necessario, la questione presso le aule parlamentari. Ulteriori casi di opposizione al progetto sono stati evidenziati da parte di alcuni Comuni dell’Agro. Tra questi Nocera Inferiore. Il sindaco della città molossa, Manlio Torquato, insieme alla sua giunta, con una delibera promulgata il 7 febbraio scorso, si è dichiarato apertamente contrario alla realizzazione delle vasche di laminazione sulle pertinenze territoriali, intervenendo così, in modo netto e chiaro, sulle progettualità regionali. Torquato, tramite la sua pagina Facebook, ha voluto personalmente comunicare alla cittadinanza il parere negativo avanzato dalla sua Amministrazione in merito alle opere da realizzarsi sul territorio comunale, e che tale decisione verrà presentata dinanzi al tribunale del TAR Campania, Sez. di Salerno, intervenendo così al fianco del Comitato “No Vasche”. Insomma, sembra proprio che ci sia in corso una presa di posizione forte anche da parte di chi dapprima si sarebbe mostrato favorevole alle progettualità regionali. In merito si attendono ulteriori mosse da parte dei “giocatori” in campo. Con la speranza che la partita si volga a favore del bene comune e non per favorire investimenti che potrebbero, come già accaduto in questi ultimi decenni, andare amaramente dispersi se non, addirittura, palesarsi come errati. VINCENZO MARASCO (dal settimanale TorreSette del 14 febbraio 2014)