A cura della Redazione
Pubblichiamo l´ordinanza n. 221 del 30 dicembre 2013, a firma del sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita, che fa divieto, al di fuori degli spettacoli autorizzati, di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette, ecc. su tutto il territorio del Comune. IL SINDACO Premesso che è consuetudine festeggiare la ricorrenza di fine anno con il lancio di petardi e botti di vario tipo, il cui utilizzo registra un consistente e pericoloso incremento; che esiste un oggettivo pericolo, anche per i petardi dei quali è ammessa la vendita al pubblico, trattandosi pur sempre di materiali esplodenti in grado di provocare danni fisici, anche di rilevante entità, sia a chi li maneggia sia a chi ne venisse fortuitamente colpito Rilevata, altresì, la necessità di limitare comunque il più possibile rumori molesti nell’ambito urbano in tutte le vie e piazze ove si trovino delle persone, e in particolare in prossimità di scuole, uffici pubblici, luoghi di culto, ecc.; Ritenuto, pertanto, vietare l’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di bombette e mortaretti, ed il lancio di razzi in tutto il territorio comunale nel periodo compreso tra il giorno 31.12.2013 e il giorno 1.1.2014; Visto l’art. 54 del D.Lgs 18.08.2000; ORDINA Il divieto, al di fuori degli spettacoli autorizzati, di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette, ecc. su tutto il territorio del Comune. Fermo restando l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste da leggi e regolamenti, la violazione della presente ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria. Delle violazioni commesse dai minori risponderanno coloro i quali sono tenuti alla loro sorveglianza. Agli Agenti della Polizia Municipale e agli altri Agenti della Forza Pubblica è demandato di far osservare la presente Ordinanza; DISPONE Che il presente provvedimento venga affisso all’albo Pretorio del Comune e ne sia data opportuna diffusione alla cittadinanza e che, altresì, venga pubblicato sul sito internet del Comune. Avverso al presente provvedimento sono ammessi ricorsi al TAR della Campania e ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla pubblicazione all’Albo.