A cura della Redazione
«Una scommessa. Da vincere, naturalmente». Francesca Fortunato, il primo direttore responsabile della nostra testata, adoperò questo presagio per declinare l’identità di TorreSette nell’editoriale d’esordio del settimanale. Era il 5 settembre del 2003. Io non mi sento titolare della presunzione di passare alla cassa per riscuotere il controvalore della posta che allora fu messa in palio. Eppure potrei, dopo dieci anni di consensi sempre più esponenziali. Non lo faccio perché, anche in questa circostanza celebrativa, intendo condividere il nostro complesso percorso editoriale con chi alimenta il motore della nostra macchina informativa: il lettore. L’estremo rispetto per chi sfoglia ogni venerdì il cartaceo, per coloro che preferiscono cliccare sul sito e per quelli che utilizzano entrambi i canali, rappresenta una peculiarità assoluta della nostra linea editoriale. Il lettore è un giudice obiettivo quanto spietato. Sbugiarda immediatamente i millantatori, i furbi e - consentitemi il neologismo - i copiaincollatori. E il panorama dell’informazione contemporanea, purtroppo, di tali esemplari ne contempla sempre di più, soprattutto sul web. Le nostre “firme” sono lì da due lustri a testimoniare l’autenticità, l’originalità, l’autorevolezza di un prodotto confezionato con stile, esperienza, competenza e, perché no, amore. Una passione vera che non annovera il cosiddetto “conto economico” tra gli obiettivi esasperati da raggiungere. I nostri lettori hanno intuito e recepito questa dottrina gratificandoci con il taglio di un traguardo notevole. Perché senza il loro gradimento, la loro approvazione, il loro assenso, il loro incitamento, il loro “permesso”, avremmo immediatamente riposto TorreSette nello scaffale dei sogni. Il nostro complesso e controverso territorio ci ha consigliato di adottare estrema considerazione e continuo approfondimento nel trattare le radicate problematiche. Abbiamo tentato di tracciare un solco di speranza arando particolarmente i campi del sociale e della cultura. La proposta continua di argomenti di confronto ci ha permesso di favorire spunti ed occasioni di democratico dibattito (l’associazione “Torresi nel mondo” e il gruppo “La barca dei saperi” sono nati su nostra sollecitazione). La costante attenzione verso l’universo della scuola ha rappresentato e continua ad essere il fulcro di una scelta inequivocabile. Le numerose pubblicazioni e collaborazioni con istituti scolastici realizzate in questi anni traducono, molto più di tante acrobatiche congetture intellettuali, la nostra idea di giornale impegnato sul territorio. Una eloquente funzione sociale che dovrebbe costituire un vincolo propedeutico per chiunque si appresti ad agire nell’ambito dell’informazione locale. Il mio pensiero, in questo importante e particolare momento, è rivolto ai colleghi (che poi erano soprattutto Amici) che hanno incoraggiato fin dai primi vagiti il nostro progetto editoriale, gratificandoci con la loro prestigiosa collaborazione, e che oggi sono impegnati nel ruolo di nostri “Angeli custodi”: Maria Orsini Natale, Peppe Viola, Giovanni Gurgone e Paolo Borrelli. GIUSEPPE CHERVINO direttore responsabile TorreSette Dieci anni di TorreSette: passione, impegno e professionalità’ Uno splendido traguardo, non c’è che dire, inimmaginabile per molti. La nostra è stata una sfida nella sfida. Primo, perché entravamo in competizione con altri due periodici locali, La Voce della Provincia, con trentacinque anni di pubblicazione alle spalle, e lo Strillone (purtroppo ora non più in edicola), che nel 2004 ha festeggiato i suoi dieci anni di vita. Secondo, perché pubblicare un settimanale comporta un impegno non indifferente, sia dal punto di vista delle energie da profondere che economico. Certo, molti di noi partivano da un’esperienza decennale avuta con lo Strillone, del quale - tra l’altro - sono stato uno dei fondatori e nei confronti del quale ho profuso molte energie, ma eravamo tutti alla nostra prima esperienza con un settimanale. Il tutto complicato dal fatto che nessuno di noi faceva questo “mestiere” per professione, spinti solo dalla passione di raccontare i fatti della nostra città e dare il nostro modesto contributo per risollevare le sorti di Torre Annunziata. Se ci siamo riusciti o meno non spetta a noi dirlo, ma ai tantissimi lettori che ci hanno seguito in questi lunghi anni e senza i quali ora non starei qui a scrivere questo pezzo. Un ringraziamento, quindi, va a loro per esserci stati sempre vicini con suggerimenti e critiche e aver permesso così la crescita del giornale. Dieci anni fa nasceva anche il quotidiano on line torresette.it, che è divenuto subito il punto di riferimento di tutti torresi, in particolar modo di quelli che vivono lontani dalla loro terra. Ed è sorprendente come il nostro sito sia cliccato da ogni parte del mondo, anche dai luoghi più sperduti. Col tempo, sia TorreSette che torresette.it hanno allargato i loro orizzonti abbracciando altri comuni vesuviani e diventando oggi uno dei siti più cliccati, nonostante la dimensione locale. In tema di ringraziamenti, uno in particolare va all’amico Nazario Matachione che ha creduto sin dall’inizio nel progetto e lo ha sostenuto per tutti questi anni. Lo storico marchio del suo gruppo farmaceutico è stato sempre presente sul nostro giornale in tutti i 452 numeri finora pubblicati. Un attaccamento senza precedenti, con una presenza, la sua, peraltro anche molto discreta. Un grazie anche agli sponsor, piccoli e grandi, che ci sono stati vicini e che continuano a farlo nonostante la crisi economica in atto. Infine, una menzione speciale va a coloro che hanno dedicato anima e corpo al giornale: il direttore Giuseppe Chervino, il capo redattore Salvatore Cardone, i miei figli Domenico e Benni, mio fratello Ciro, web master nonché fotografo del giornale. Ma anche a Massimo Corcione, editorialista di TorreSette, mai assente con i suoi editoriali quantunque spesse volte fosse in giro per il mondo. Un ultimo grazie lo riservo al primo direttore di TorreSette, Francesca Fortunato, e a tutti i collaboratori che si sono avvicendati in questi primi dieci anni di vita del giornale. ANTONIO GAGLIARDI fondatore TorreSette e TorreSette.it (dal settimanale TorreSette del 5 settembre 2013)