A cura della Redazione
Dopo anni di disagi e disavventure per pedoni ed automobilisti, finalmente sembra sia stata trovata la soluzione per evitare gli allagamenti in via Settetermini. Infatti, i tecnici della Regione Campania hanno appurato, attraverso una ispezione fatta sul posto, che il sistema fognario lungo l’arteria di collegamento tra Torre Annunziata e Boscoreale è completamente intasato, a causa di errori commessi nella progettazione dell’importante infrastruttura. Da qui la decisione di realizzare un impianto completamente nuovo, che risolverebbe a monte il problema degli allagamenti della strada in seguito a piogge torrenziali. Ma chi dovrebbe provvedere alla nuova opera? Nei pressi di via Settetermini è in fase di realizzazione il centro commerciale Maximall, con l’insediamento di sei grandi aziende: Leroy Merlin, Scarpe & Scarpe, Mc Donald’s, Oviesse, Euronics, Piazza Italia. La società costruttrice del complesso edilizio, l’Oplonti srl, che a suo tempo ha stipulato una convenzione con il comune di Torre Annunziata per la realizzazione delle opere urbanistiche, si assumerebbe l’impegno di effettuare i lavori per il nuovo sistema fognario. Ciò apporterebbe un grosso vantaggio alla strada in termini di viabilità, di cui ne trarrebbe profitto anche la stesso centro commerciale. Finirebbe, pertanto, il calvario per centinaia di automobilisti, costretti a percorsi alternativi in presenza di forti piogge, e per gli stessi residenti, visto che l’arteria rappresenta di fatto l’unica via breve per raggiungere il vicino ospedale di Boscotrecase. La vicenda è giunta a conclusione anche grazie all’azione di comitati spontanei di cittadini, di associazioni e del consigliere comunale di Torre Annunziata Marcello Vitiello, che hanno acceso i riflettori su una problematica che si trascinava da anni. E non sono mancate le proteste, talvolta anche pittoresche. Come quando i manifestanti hanno sfoggiato ombrelli aperti durante una meravigliosa giornata di sole, attirando l’attenzione incuriosita dei passanti, o ancora quando, vestiti di nero, hanno emulato il mitico personaggio di Totò votato alla mala sorte. L’ultima protesta ha fatto leva nuovamente sullo stile allegorico per denunciare ancor meglio l’annosità del problema. Una trentina di persone si sono riunite a ridosso della “piscina” del sottopasso, muniti di pinne e maschere da sub, inscenando la beffarda volontà di attraversarla a nuoto visto che oramai, ogni volta che piove, quel tratto di strada si trasforma in un piccolo mare. Con questa nuova protesta simbolica si è lanciata l’ennesima pietra nello stagno, giusto per restare in tema, affinché uno degli anelli colga in pieno la sensibilità e le responsabilità di chi dovrebbe far fronte al problema in tempi ristrettissimi. E sembra proprio che, alla fine, qualcuno da “lassù” abbia mosso un dito... TERESA TRAPANO