A cura della Redazione
Niente luci ed addobbi natalizi, che tristezza e desolazione in città! Torre Annunziata di sera sembra una città spettrale: negozi chiusi, pochissima gente per strada, neppure una stella luminosa che annunci l’approssimarsi del Santo Natale. A mia memoria, non era mai accaduta una cosa del genere. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine. I responsabili di tale nefandezza (sindaco e giunta) non hanno scusanti. E’ inutile che ci propinino la storiella che le casse comunali sono vuote o che c’è il pericolo del mancato rispetto del patto di stabilità. Fandonie! Primo perché i soldi ci sono, secondo perché il patto di stabilità non si sfora per poche migliaia di euro. Bugiardi ed anche incompetenti! E se anche fosse, bastava eliminare o contenere talune spese (soggiorno estivo per gli anziani, pacchi alimentari, affidamento incarico presso l’ufficio legale) per dare un segnale di maggiore vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Ora non mi si venga a dire che con le criticità che vive la città, il mancato allestimento degli addobbi natalizi è l’ultimo dei problemi. Non è affatto così. Perché questo penalizza ulteriormente il commercio locale, già duramente colpito dalla crisi economica e dalle tasse che gravano pesantemente sui bilanci delle famiglie. Già, le tasse! Siamo il Comune della provincia di Napoli che applica imposte con le aliquote più alte. Abbiamo quasi raddoppiato nel 2009 la tassa sui rifiuti e maggiorata del 100 per cento l’addizionale sui consumi elettrici. Abbiamo incrementato l’Imu al massimo, penalizzando anche i proprietari delle abitazioni principali. Ed in cambio cosa hanno ricevuto i cittadini? Un bel niente, se non l’umiliazione di essere forse l’unica città d’Italia a non avere per strada neppure una stella luminosa! Incapacità e arroganza, sono questi i segni distintivi dell’attuale Amministrazione. Il 16 ottobre, quando si è discusso in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2012, è stato bocciato un emendamento dell’opposizione che andava a stanziare 30 mila euro per le luminarie natalizie. E neppure la proposta fatta dal sottoscritto nella seduta del 28 novembre di attingere le risorse per le luminarie dal fondo di riserva è stata presa in considerazione. E’ il prezzo che si deve pagare per l’assenza di un assessore al Bilancio e alle Attività Produttive, mai nominato dal sindaco. Mentre poi sono stati nominati due assessori, rispettivamente ai Grandi Eventi ed alla Cultura e Spettacoli. A cosa servono se il Comune batte cassa? ANTONIO GAGLIARDI consigliere comunale già assessore al Bilancio (nella foto, Natale 2009)