A cura della Redazione
Sit in dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Questa mattina, molti operai ex Aquila Prefabbricati, Metecno, Metalfer, Comes, Apreamare, hanno protestato in traversa Andolfi a Torre Annunziata, dinanzi al cantiere del parco commerciale Maximall, che dovrà aprire i battenti a fine anno. Si tratta di oltre duecento persone che hanno perso il loro posto di lavoro a causa della crisi industriale nella città oplontina, che ha portato alla chiusura di diversi stabilimenti. L´unico sostegno al reddito su cui possono contare è la mobilità in deroga fino a dicembre 2012. Poi, per loro non ci sarà altro. La manifestazione dei lavoratori ha avuto come obiettivo quello di chiedere il rispetto di quanto stabilito in un incontro in Regione il 19 marzo scorso, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, i vertici regionali dell´Assessorato al Lavoro, e i rapresentanti delle organizzazioni sindacali. Nel documento si fa riferimento alla convenzione stipulata con l´impresa realizzatrice del Parco commerciale, l´Oplonti srl, vincolandola alla «ricollocazione dei lavoratori dell´area torrese con priorità per quelli espulsi dal ciclo produttivo», si legge nel verbale di riunione. In realtà, la convenzione, datata 14 aprile 2008, stipulata tra il Comune di Torre Annunziata e la società, non menziona affatto il caso dei lavoratori espulsi dai cicli produttivi. Infatti, all´art. 16, si legge semplicemente che «ai fini di un corretto rapporto tra Pubblica Amministrazione e privato, il Soggetto Attuatore (l´Oplonti srl, ndr) si obbliga di per sè o per i suoi aventi causa ad assumere delle unità lavorative necessarie (si parla di 150 persone, soprattutto giovani, ndr) tra i residenti della città di Torre Annunziata compatibilmente con i suoi programmi aziendali». Tra l´altro, diverse opportunità occupazionali potrebbero sorgere anche dai servizi di vigilanza da espletare all´interno della struttura di traversa Andolfi. Su questo punto, però, i lavoratori denunciano possibili speculazioni pre elettorali, con false promesse di assunzioni. «Noi vogliamo solo lavorare - spiegano gli operai - e chiediamo con forza che venga rispettato quanto contenuto nella convenzione firmata dal sindaco Starita. Non accettiamo che si speculi per meri scopi elettoralistici sulle vite di tante famiglie. Chiediamo certezze per il nostro futuro». Nello stesso documento sottoscritto in Regione, inoltre, si fa cenno ad altri investimenti che dovrebbero attuarsi sul territorio di Torre Annunziata, creando sviluppo ed occupazione. L´area ex Metalfer, infatti, è stata riconsegnata alla Regione, che sta valutando la possibilità di indire un bando per l´affidamento e/o la vendita del capannone industriale, vincolando tale operazione alla ricollocazione dei lavoratori espulsi dai cicli produttivi.