A cura della Redazione
Il Vesuvio non è tra le sette meraviglie naturali del mondo. Il concorso indetto dal sito new7wonders.com ha decretato i "vincitori": l’intera Foresta Amazzonica, la Baia di Halong in Vietnam, le Cascate d’Iguazù (a metà tra Brasile e Argentina), l’isola di Jeju in Corea del Sud, l’Isola di Komodo in Indonesia, il fiume sotterraneo di Puerto Princesa nelle Filippine, la Table Mountain in Sudafrica. Il vulcano, che figurava tra le 28 finaliste, unico "rappresentante" italiano insieme al Monte Cervino (la cui candidatura, però, era condivisa con la Svizzera). "Il Vesuvio non ce l´ha fatta: cos’altro ci aspettavamo? - scrive Tonino Scala, respoensabile Enti Locali di Sinistra Ecologia e Libertà -. Il vulcano è stato escluso dalla lista delle Sette Meraviglie del Mondo, una storia già scritta. Scritta dall’uomo, scritta dal cemento abusivo e di stato, scritto dalla munnezza illegale e legale, scritta dal nuovo piano casa che prevede abbattimento e ricostruzione. L´Italia non ci ha sostenuti. Vero. Ma non solo nel concorso! Sono anni che questa terra viene maltrattata. L’antico Vesevus decantato da Plinio è diventato una discarica. Lì dove c’era il Parco Nazionale, lì dove c’era la Lacryma Christy, lì dove c’era la crisommola, lì dove c’era il pomodorino do’ piennelo ‘nce sta’ a munnezza", conclude Scala.