A cura della Redazione
Luigi Bobbio (foto) è stato nominato presidente del Contratto d´Area Stabiese-Torrese, strumento di gestione della crisi industriale che investì il territorio alla fine degli anni Ottanta e che ha agito fino a oggi tramite la società partecipata della Regione Campania "Tess" (Torre e Stabia sviluppo spa), diventata in seguito Tess-Costa del Vesuvio spa. Con Bobbio, primo cittadino di Castellammare di Stabia, è la prima volta che un sindaco assume questo incarico. In suo favore hanno votato all´unanimità i rappresentanti della Presidenza del Consiglio, del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione Campania, dei sindacati, i sindaci del territorio, incluso quello di Torre del Greco, e, il presidente di Confindustria Campania, Giorgio fiore, che era assente ma ha espresso la sua approvazione con una telefonata. “Ciò dimostra che tra l´amministrazione di Castellammare di Stabia e la Regione Campania c´é un rapporto solido che vuole esprimersi attraverso una strategia di rivalutazione del territorio Torrese e Stabiese ridando visibilità e operatività al Contratto d´area" ha commentato Bobbio. Per molti anni il Contratto d´Area torrese stabiese è stato identificato con l´attività svolta dalla Tess, braccio operativo della Regione Campania per i progetti che avrebbero dovuto riconvertire l´area industriale mediante nuovi investimenti - in gran parte pubblici - e che hanno prodotto la riconversione dell´ex Cementificio in località Pozzano, diventato un grand hotel (Crowne Plaza), la nascita del porticciolo turistico Marina di Stabia nell´ex area Cmc, e del Polo nautico in zona Rovigliano. Ma molti tentativi di salvataggio sono finiti in fallimento per le aziende Metalfer, Ice, Metecno. Altri progetti non hanno mai visto la luce, come il parco a tema Pompei 2000 e l´hotel Villa Romana. "Ora il mio obiettivo è di non perdere nemmeno un posto di lavoro sul nostro territorio - ha affermato Bobbio - ho già domani un incontro con i rappresentanti dei lavoratori Tess, che avevamo già programmato. Il nostro è un tessuto in sofferenza e, intanto, voglio subito rassicurare i lavoratori della Tess. Ma anche le altre realtà produttive locali, perché proceder´ prima attraverso un´analisi degli strumenti in campo, nonché di eventuali ulteriori finanziamenti a cui accedere. COMUNICATO