A cura della Redazione
Riportiamo, qui di seguito, la lunga e articolata nota dell´ex direttore generale del comune di Torre Annunziata Vincenzo Sica, sull´argomento che oggi va maggiormente di moda a Torre Annunziata: "Il condono edilizio". Bisogna dare atto a Sica che la sua è una relazione circostanziata e puntuale, con dovizie di particolari, che, seppur abbastanza lunga, chiarisce in modo esaustivo la complessa vicenda che ha inizio nel 2002. Resta inteso che tutti gli attori menzionati in questa nota, hanno il diritto di replica sullo stesso mezzo di informazione (torresette.it) in cui è stato dato risalto alla nota stessa. L’avventura dei procedimenti inerenti alla istruttoria delle istanze di condono edilizio, inizia con la deliberazione di G.M. n. 132 del 30.9.2002, proposta dall’Assessore Ascione, in ragione di una relazione predisposta dall’arch. Gino Di Donna, dalla quale, sostanzialmente, si evince che la “mole di lavoro”, relativa a circa 3000 pratiche, “non può essere svolta esclusivamente con l’impiego di risorse umane interne, non solo per l’esiguità del personale, peraltro oberato di altri ed indifferibili compiti, ma anche per la mancanza di adeguate attrezzature e sistemi informatici”. La G.M. ritiene di impartire, pertanto, un apposito atto di indirizzo, stabilendo il ricorso a qualsiasi sistema, procedura o quanto altro, per portare a compimento le procedure, del condono edilizio, demandando al responsabile del servizio, l’attuazione dell’atto di indirizzo. Con atto del dirigente competente, Arch. Stefano Prisco, n. 723 del 13.5.2003, si determina l’indizione di una gara per licitazione privata con procedura abbreviata, per un numero di pratiche pari ad un primo lotto di 850 unità immobiliari, oggetto di specifica richiesta di condono edilizio, per un importo previsto quale valore dell’incarico da affidare all’esterno, pari a € 197.548,50, oltre IVA.. Nella premessa, tra l’altro, si legge “tali progetti dovranno avere come obiettivo il conseguimento, in tempi ristretti, dell’indirizzo programmato dall’Amministrazione Comunale, con la citata deliberazione 132/0”. Con deliberazione G.M. n. 107 del 17.6.2003, viene approvato un regolamento delle procedure da adottare per l’espletamento del servizio, valutando, in premessa che “ai fini della fattibilità di tale investimento, preso atto della previsione delle entrate attese, per effetto delle attività realizzate su un primo lotto, i costi di investimento risultano inferiori al 10% delle entrate attese nell’arco del prossimo biennio (2003/2004) e, pertanto, ampiamente giustificati”. Il Consiglio Comunale, con atto n. 47 del 22.7.2003, provvede alla copertura della spesa prevista, pari a € 197.548,50, oltre IVA ed il Dirigente competente, con determinazione n. 1515 del 16.9.2003, dopo aver apportato modificazioni a determine precedenti, dà atto, tra l’altro, che i costi di istruttoria sono coperti dagli introiti derivanti dall’espletamento delle pratiche, a titolo di oneri concessori. Con determine dirigenziali successivi, si procede alla presa d’atto del verbale di gara ed alla conferma dell’aggiudicazione dell’appalto, alla società “SO.GE.TECNO srl”, con sede legale in Castellammare di Stabia al Corso Vittorio Emanuele, 33 – rappresentata dall’amministratore unico Arch. Elio Gargiulo. In data 8.7.2004, il Dirigente Arch. Gennaro Polichetti, sottoscrive il contratto n. 596/84, relativo all’affidamento delle attività connesse agli adempimenti relativi al condono edilizio. Viene confermato il costo presunto complessivo del servizio pari a € 196.000,00 iva esclusa, ottenuto moltiplicando l’offerta presentata in sede di gara, pari a € 230,67, iva esclusa, per ogni unità immobiliare istruita, per il numero di pratiche messe a base di gara (circa 850). Il tempo massimo per la consegna complessiva delle attività, viene fissato in mesi 6,5 a partire dalla data di sottoscrizione del verbale di consegna del servizio. Nel settembre del 2004, il Dirigente ed il responsabile del servizio, richiedono la disponibilità di locali per l’espletamento del servizio. In data 11.11.2004, dopo una conferenza di servizi tenutasi in data 24.9.2004, il direttore generale scrive al dirigente competente, sottolineando la necessità, indipendentemente dal merito delle procedure adottate ed approvate con determinazioni dirigenziali, che le prestazioni di servizi, affidate alla società esterna, garantissero il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’A.C., in linea di indirizzo. Il direttore generale raccomanda, altresì, che il dirigente ed il servizio competente, acquisissero certezza sull’efficacia dell’azione amministrativa, valutando, preventivamente, le procedure da adottare per il raggiungimento del risultato sperato, consistente, in sostanza, nel realizzo delle entrate derivanti dall’incasso degli oneri di condono, disponendo l’utilizzo di locali, come richiesto. Su sollecitazione del Sindaco Cucolo, dopo un colloquio con il segretario generale, il direttore generale convoca un’apposita conferenza di servizi per il giorno 4.2.2005, atteso che si riscontra, tra l’altro, che non si era ancora proceduto alla consegna delle pratiche, alla società affidataria del servizio. In data 4.2.2005, si tiene la conferenza di servizi coordinata dal direttore generale, presenti il dirigente Ing. Giuseppe D’Amico, il responsabile del servizio Arch. Gino Di Donna, nonché i dipendenti dell’ufficio condono, che si conclude, tra l’altro, con le seguenti decisioni: - procedere, senza ulteriori indugi, alla consegna del lavoro alla società all’uopo incaricata, in ottemperanza al contratto di servizi; - individuare le pratiche costituenti il I lotto, attraverso lo stretto criterio cronologico, accantonando le pratiche ricadenti nelle c.d. macro aree (Rovigliano – Torretta di Siena – Cipriani Andolfi), come da note dello stesso ufficio condono degli anni 1996/1998; - verificare la disponibilità del supporto informatico relativo al “data base” delle pratiche di condono presentate al Comune; - riservarsi la decisione, in breve tempo, in ordine alle modalità di redazione dei piani di recupero; - demandare all’Arch. Gino Di Donna, la redazione del verbale di consegna dei lavori e la comunicazione, alla società incaricata, della disponibilità dei locali. In sede di conferenza di servizi, l’Arch. Gino Di Donna, nella qualità, introduce la problematica relativa ai c.d. piani di recupero, la cui adozione costituisce elemento essenziale, per il completamento delle pratiche di condono, al fine di rilasciare le concessioni in sanatoria, relativamente alle macro-aree individuate. Il direttore generale chiarisce che, l’adozione di questi piani, costituisce attività di natura progettuale e che, in base alle disposizioni vigenti, è possibile ricorrere all’esterno, solo se il Dirigente valuti la impossibilità di utilizzare professionalità interne, richiamando la norma introdotta dall’articolo 1, comma 42, della legge finanziaria 2005. Pertanto invita il dirigente a concordare con l’ufficio tale procedura, indicando il percorso da adottare. In data 22.2.2005, viene redatto processo verbale di consegna. Con atto della G.M. n. 170 del 22.9.2005, su proposta dell’Assessore Ciro Di Paola e relazione istruttoria redatta dall’Ing. Giuseppe D’Amico, si dà atto della costituzione del laboratorio denominato “LIGEO”, proposto a titolo gratuito dalla società affidataria del servizio, costituito dagli uffici comunali competenti e dalla stessa società. Si impartisce, altresì, ulteriore indirizzo, stabilendo il ricorso a qualsiasi sistema, procedura o quant’altro previsto dalle vigenti disposizioni di legge, per portare a compimento le procedure di condono edilizio di cui alla legge 326/03 e L.R. 10/04; di prendere atto di quanto asserito dal dirigente nella relazione istruttoria e per l’effetto demandare allo stesso, unitamente al dirigente dell’ufficio avvocatura e contratti, di verificare se esistono i presupposti di fatto e di diritto che consentano l’affidamento degli ulteriori servizi (realizzazione SIT, elaborazione piano di recupero, supporto informatico ecc), alla stessa società “SOGETECNO srl”. In data 6.12.2005, con determinazione n. 2287, il dirigente adotta un atto di indirizzo ulteriore. Su sollecitazione anche del direttore generale, il dirigente Ing. Giuseppe D’Amico, con una dettagliata nota del 6.4.2006, protocollo 11762, anche in ragione di una serie di riserve formulate dalla società affidataria, dà riscontro, con chiarezza, alle stesse. Su un punto fondamentale, in quel periodo, risulta chiara la volontà dell’Amministrazione Comunale. Completare il I lotto ed ottenere le entrate che consentissero, eventualmente, di finanziare l’affidamento di un secondo lotto, previa redazione dei c.d. piani di caratterizzazione ambientale ex-articolo 23 del PTP e consequenziali attività, propedeutiche, comunque, alla definizione dei condoni edilizi nelle c.d. macro-aree, come chiarito anche nel corso della conferenza di servizi del 4.2.2005. Nel settembre del 2006 il Dipartimento competente – Ufficio condono edilizio – invia una comunicazione a mezzo lettera raccomandata ai soggetti richiedenti il condono edilizio, del seguente tenore: "La Commissione, all’unanimità, decide di sospendere ogni determinazione sulle pratiche ex articolo 32 legge 47/85, previste all’ordine del giorno della odierna convocazione e per quelle che successivamente dovessero pervenire all’A.C. e ciò fino a quando non si abbia l’elaborazione del piano di dettaglio ex-articolo 23 del PTP da parte della Soprintendenza BB.AA.CC. o altra diversa indicazione da parte della Regione o della stessa Soprintendenza”. Dagli approfondimenti documentali effettuati, recentemente, risulta quanto segue. In data 24.4.2007 – protocollo interno UTC n. 133, viene approvato dal dirigente competente, su proposta del responsabile di servizio, il verbale di collaudo datato 31.8.2006, ove si collauda favorevolmente il lotto di pratiche di condono edilizio come da un elenco allegato (poco più del 20% di quelle costituenti il I lotto), proponendo il consequenziale affidamento del successivo lotto costituito dalle restanti pratiche, in ragione di quanto previsto dal capitolato. Nella relazione istruttoria, tra l’altro, si legge che, sulla base dei calcoli di dettaglio effettuati sulle pratiche istruite fino a quel momento, l’ammontare delle entrate derivanti (50% oblazione, oneri accessori, indennità ambientale, diritti di segreteria), potrà risultare pari a: - Primo lotto € 535.500,00 - Secondo lotto “ 6.020.000,00 presumendo, inoltre, che tali entrate possano essere conseguite nel triennio 2007/2009. Per quanto sopra e per gli ulteriori motivi esposti nella determina stessa, il dirigente richiede l’impegno di spesa pari a € 495.940,50 oltre IVA per un totale di € 595.128,60, articolato per il 20% sull’annualità 2007 e per l’80% sull’annualità 2008, dando atto che i relativi oneri saranno prelevati dalle maggiori entrate derivanti dalle pratiche di condono, procedendo al concreto affidamento ed agli atti connessi, subordinatamente al reperimento della copertura finanziaria del predetto importo. L’atto dirigenziale, così come impostato, è privo di ogni effetto giuridico! Difatti, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 45 del regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, la determinazione avente ad oggetto assunzione di impegno di spesa, una volta adottata, è trasmessa al Dirigente del dipartimento finanziario per l’apposizione del visto di regolarità contabile, attestante la copertura finanziaria. Il visto è requisito di efficacia dell’atto. La determinazione di assunzione di impegno di spesa acquisisce efficacia dalla data di apposizione del visto e se non implicante assunzione di spesa, dalla data di adozione. Tanto è vero che il dirigente subordina il concreto affidamento del II lotto, al reperimento della copertura finanziaria. La determinazione dirigenziale, difatti, non viene mai protocollata all’indice generale e trasmessa alla segreteria generale. In una conferenza di servizi tenutasi in data 8.10.2008, allegata alla determinazione dirigenziale n. 111 del 20.01.2009, si legge, tra l’altro, quanto segue: “Viene esaminata, altresì, la determina con numerazione del dipartimento tecnico, senza numerazione di indice generale, prot. int. n. 133 del 24.4.2007 dell’UTC, pervenuta al dipartimento finanziario, prot. n. 795 del 24.4.2007. La determina veniva dal dirigente dr. Nunzio Ariano rimessa, in data 31.05.2007, al Dipartimento tecnico, con la seguente motivazione: I capitoli di spesa afferenti tali liquidazioni risultano incapienti. Ritengo suggerirsi, intanto, che sarebbe opportuno riconfigurare il rapporto con la società affidataria, prevedendo il riconoscimento di un corrispettivo determinato percentualmente in base agli effettivi incassi realizzati dall’Ente, a seguito delle pratiche di condono lavorate dalla società medesima… L’atto pertanto è da ritenersi inefficace e perciò improduttivo di effetti giuridici. Queste considerazioni devono essere comunicate alla ditta interessata, qualora sia effettivamente avvenuta la notifica. ”La Giunta Municipale, nel frattempo, in data 14.2.2008, con atto numero 27, previa istruttoria dell’Arch. Gino Di Donna e proposta dell’Assessore Ing. Mario Conte, delibera, sinteticamente, quanto segue: 1. prendere atto della relazione istruttoria, in ordine alle determinazioni da assumere per il completamento delle attività di istruttoria delle pratiche di condono edilizio; 2. specificare che al recupero delle somme necessarie al completamento delle attività connesse alla definizione delle pratiche di condono si procederà mediante richiesta di pagamento del conguaglio oblazione e dei diritti di istruttoria per l’esame, secondo quanto evidenziato nelle tabelle riportate nella relazione istruttoria; 3. prendere atto che … si procederà alla richiesta di pagamento del conguaglio oblazione e dei diritti per l’esame delle pratiche ai titolari delle pratiche di condono edilizio ex-lege 47/85 e 724/94… I diritti di istruttoria, divisi per tipologia di abuso, vengono fissati in € 284,05; € 206,58; € 154,94. Ma la deliberazione di Giunta Municipale, parte da un presupposto fondamentale! L’efficacia della determinazione dirigenziale prot. int. n. 133 del 27.4.2007, che viene richiamata nella relazione istruttoria. Passa qualche mese! Tutto sommato pochi, considerati i tempi classici di questa Amministrazione. In data 8.8.2008, l’Avv. V.B., per conto della società “SOGETECNO srl”, diffida l’A.C. con una comunicazione non nota allo scrivente, alla consegna del II lotto. Il Sindaco convoca una conferenza di servizi per il giorno 8.10.2008, in ragione anche di una nota del Dirigente Ing. Ciro Cusano, con la quale si chiedevano precise indicazioni circa il prosieguo, o meno, dei rapporti con la società affidataria dei servizi in oggetto, a seguito della diffida dell’Avv. V.B. Alla conferenza partecipano il Sindaco, il Vice Sindaco, 4 Assessori, il Segretario Generale ed i Dirigenti Ariano, Cusano, Frega. La conferenza si chiude con la dichiarazione del Sindaco, il quale “preso atto delle dichiarazioni di tutti i presenti, ritiene che la soluzione più equilibrata sia quella di cercare, insieme alla ditta affidataria, le modalità più consone che soddisfino entrambe le parti. Nel contempo, l’ufficio finanziario si attiverà per il reperimento dei fondi”. Detto fatto! Con deliberazione del C.C. n. 64 del 27.11.2008, ad oggetto “Assestamento di bilancio”, si provvede al reperimento delle necessarie risorse finanziarie, impegnando € 40.000,00, a valere sulle spese pluriennali anno 2008; € 200.000,00, sulle spese pluriennali anni 2009 e 2010 ed € 155.128,60 sulle spese pluriennali anno 2011. Con determinazione dirigenziale ind.gen. 111 del 20.1.2009, dopo aver riportato in istruttoria gli esiti della conferenza di servizi “nella quale sostanzialmente si prendeva atto della legittimità dell’affidamento del secondo lotto di pratiche alla società e della volontà di continuare l’attività stessa demandando al dirigente dei servizi finanziari il compito del reperimento dei fondi necessari”, nonché le previsioni di spesa fissate in sede di assestamento di bilancio 2008, si stabilisce di affidare alla società “SOGETECNO srl” il successivo lotto costituito dalle restanti pratiche di condono per un importo complessivo presunto pari a € 495.940,50 oltre IVA, per numero 2150 unità immobiliari circa. Ma forse, ritornando all’originario indirizzo, conveniva attendere il completamento del I lotto, per incassare diritti di istruttoria ed oblazioni, in modo da coprire la spesa successiva per l’eventuale affidamento del II lotto? Forse sarebbe stato opportuno programmare, in base ad una corretta gestione strategica dell’Ente, di dare priorità, per esempio, agli investimenti per l’incentivazione della raccolta differenziata? Forse, ad esempio, si sarebbe potuto affrontare correttamente ed in tempi più rapidi, la situazione debitoria della società “OPLONTI MULTISERVIZI SPA”, con la stessa partecipazione attiva e determinazione, registrate per tale procedimento, da parte di Sindaco, Assessori e Dirigenti. Forse! E l’amico Gennaro Di Paolo, da sempre politicamente abile a condurre azioni populistiche e demagogiche, nel periodo in cui maturavano tutti questi atti, che cosa ha fatto? Ma, attenzione! Non è finita qui! Dalla data di adozione della determinazione dirigenziale (20.1.2009), trascorre un anno e, dagli atti a disposizione, risulta che la “SOGETECNO srl”, con nota del 28.1.2010, rilevando “inopinati ritardi” per la stipula del contratto relativo ai servizi affidati, significa “che dal ritardo nella stipula del contratto (II lotto), derivano disagi nonché sostenuti danni consequenziali al mancato avvio della attività (cfr. raccomandata del 29.11.2007 e succ) ed al mantenimento non produttivo di personale e mezzi, invita a porre in essere gli adempimenti consequenziali alla determina 111/2009, procedendo alla stipula del contratto”. In data 25.2.2010, l’assessore Cacace, nel frattempo insediatosi, nell’ambito della “girandola” di nomine assessorili, che continua a caratterizzare questa Amministrazione, salvo i longevi Assessori Alfieri ed Auricchio, (l’Avv. Starita per questo sicuramente passerà alla storia); scrive una nota all’Ing. Cusano e per conoscenza al Sindaco, ove sottolinea gli obiettivi dell’Amministrazione, in ordine al recupero del patrimonio immobiliare esistente ed alla possibilità di acquisire entrate provenienti dagli oneri di urbanizzazione e delle indennità risarcitorie. Egli richiama, altresì, l’attenzione del Dirigente, affinchè ponga in essere tutte le attività per avviare la redazione dei c.d. piani di recupero, la cui adozione costituisce elemento essenziale per la definizione delle pratiche di condono, al fine di rilasciare le concessioni in sanatoria, relativamente alle macro-aree, già individuate. Forse siamo tornati indietro di 5 anni, a quella famosa conferenza di servizi del 4.2.2005? Forse! Con determina dirigenziale I.G. n. 542 del 8.3.2010, si procede all’approvazione dello schema di integrazione al capitolato e di contratto, nonché alla conferma dell’affidamento del residuale lotto di pratiche di condono edilizio, di cui alla determina I.G. 111/2009. questo punto arriva una determinazione dirigenziale, ad oggetto: “Servizi connessi agli adempimenti. Chiarimenti”. L’atto riporta l’indice generale n. 811 del 9.4.2010. L’istruttore Arch. Gino Di Donna, richiama il contratto repertorio n. 596 del 8.7.2004, ed aggiunge che “con determinazione dirigenziale n. 133/UTC del 24.4.2007, tra l’altro si procedeva a prendere atto ed approvare il verbale di collaudo, redatto dal RUP arch. Gino Di Donna, con esiti favorevoli circa la valutazione delle pratiche esaminate, emesso in data 31.8.2006, nel quale si propone conseguentemente l’affidamento del lotto successivo; la stessa determinazione dirigenziale n. 133/UTC del 24.4.2007, per aver subito diverse modifiche, non è stata inserita, per distrazione, (sic!), nell’elenco generale delle determinazioni dell’ente; considerato che il verbale di collaudo, reso favorevole allora, è da considerarsi tuttora valido”. Il Dirigente, ritenuta la premessa parte integrante e sostanziale dell’atto stesso, riconferma ed approva il verbale di collaudo redatto in data 31.8.2006. Mi astengo da qualsiasi tipo di commento! Finalmente, dopo circa 18 mesi dalla determinazione relativa all’affidamento del II lotto e circa 20 mesi dalla conferenza di servizi “plenaria” del 8.10.2008, si perviene alla stipula, in data 27.5.2010, del contratto di appalto, repertorio n. 896. Qualcuno si chiederà! Ed i piani per la valutazione della compatibilità paesistica, in applicazione dell’articolo 23 del PTP e protocollo di intesa Regione/Soprintendenza, propedeutici alle attività relative al rilascio delle concessioni/autorizzazioni in sanatoria per le zone industriali di Rovigliano: – Schiti – Bottaro – Croce di Pasella e per le zone agricole di Andolfi – Cipriani – Torretta di Siena – Contrada Sannini? Finalmente! Habemus papam! Con determina dirigenziale prot.int. n. 260 del 30.7.2010 ed indice generale n. 2042 del 5.10.2010, si decide di incaricare il personale dell’UTC, l’Ing. Bruno Orrico, in qualità di RUP, l’Arch. Gino Di Donna, in qualità di progettista, unitamente ad altri dipendenti dell’ufficio, circa la redazione di Piani di compatibilità paesistica degli interventi edilizi abusivi oggetto di istanze di condono ai fini del recupero delle aree interessate da fenomeni di abusivismo diffuso. Nei mesi successivi i cittadini ricevono richieste di integrazione documentale e di pagamento dei diritti di istruttoria, già fissati con deliberazione della G.M. n. 27 del 14.2.2008. Ma, attenzione! Questa volta, però, trattandosi di cittadini, i termini sono perentori! Novanta (90) giorni dalla data di notifica, onde evitare il diniego della concessione / autorizzazione in sanatoria, per carenza di documentazione. Le tempistiche non possono essere uguali per tutti! 9.3.2011 – Metropolis L’assessore Bisogno “Evitare false aspettative, serve un dettagliato programma di recupero” 11.3.2011 – Metropolis Di Paolo (PDL) “In 26 anni troppe omissioni, chiesti ancora soldi ai cittadini. Starita intervenga” 25.3.2011 – La Voce della Provincia Si riporta integralmente un manifesto fatto affiggere dal Consigliere Di Paolo, il quale, troppo distratto in questi anni (forse!), nell’esercitare la sua ferma opposizione, denunciando i fallimenti continui dell’Amministrazione Starita e non avendo potuto seguire gli atti deliberativi adottati dal Consiglio Comunale, dalla Giunta Municipale, dai Dirigenti, in materia di condono edilizio, decide di “cavalcare” il comprensibile malumore dei cittadini, chiedendo, solo ora, la sospensione della procedura, dichiarandosi certo che il Sindaco, come fece con la truffa dei semafori, gli darà ascolto anche questa volta. 29.3.2011 – Metropolis Condono, 90 giorni per chiudere il caso. Interviene di nuovo il neo-assessore Arch. Bisogno che dichiara di aver fatto, correttamente, sospendere l’iter in attesa dell’approvazione del nuovo piano paesaggistico, per evitare una bocciatura delle pratiche di condono. Si risvegliano dal letargo anche altri Consiglieri Comunali! Nel frattempo arriva un altro manifesto del Consigliere Di Paolo. “Convocazione di un’assemblea generale dei cittadini per il giorno 3.4.2011, presso il Bar Seven Up di Rovigliano”, ove si preannuncia la presenza del Sindaco Avv. Giosuè Starita. Sarà interessante conoscere il risultato dell’assemblea! 1.4.2011 - Metropolis Condono, SOGETECNO resiste: “Legittime le nostre richieste”. L’immagine della società è stata danneggiata ed è stata messa in pericolo anche l’incolumità dei tecnici che vi lavorano, perché sono stati additati strumentalmente come i principali responsabili della mancata definizione delle pratiche di condono”, afferma Elio Gargiulo. Vincenzo Sica dottore commercialista e revisore legale già direttore generale Città di Torre Annunziata