A cura della Redazione
Il muro del nostro quotidiano on line rappresenta sempre più il termometro con il quale si può misurare la temperatura dell’umore dei concittadini. Al di là di qualche dissertazione di carattere politico condivisibile o meno, molti messaggi inducono ad una seria riflessione su temi, aspetti e problematiche che il nostro complesso territorio ci sottopone con assillante frequenza. Ieri la città di Torre Annunziata ha affrontato l’ennesima emergenza idrica. Lo ha fatto, praticamente, in maniera autonoma senza il supporto delle istituzioni che si sono distinte per la loro assenza, il loro mutismo, il loro distacco. Un blogger ci ha chiesto: “E´ possibile che nell´era multimediale della comunicazione di massa, il Comune non riesca ad organizzare un servizio d´informazione immediata per avvisare la popolazione che manca l´acqua?”. All’enorme disagio provocato dai rubinetti improvvisamente a secco, vanno aggiunte le complicazioni determinate dalla chiusura delle scuole materne ed elementari. Una decisione assunta senza la possibilità di informare i cittadini, molti dei quali (soprattutto i lavoratori), davanti ai cancelli sbarrati degli istituti d’istruzione, sono dovuti ricorrere ad autentici espedienti per “parcheggiare” i propri figli. L’emergenza idrica è rientrata nel pomeriggio. Dunque non è durata nemmeno 24 ore, ma l’assordante silenzio con il quale chi gestisce la cosa pubblica l’ha affrontata, rimbomba con preoccupante fragore nelle nostre coscienze. L’ufficio stampa del Comune di Torre Annunziata ci propina spesso comunicati su questo o quell’evento che riguardano iniziative di interesse collettivo. Per carità, un lavoro puntuale che supporta il nostro compito di informatori. In questo importantissimo caso, però, ha “brillato” per la sua latitanza. Se qualcuno è in grado di spiegarci il perché, la testata TorreSette mette a disposizione i suoi due organi di informazione per ospitare il legittimo diritto di replica.