A cura della Redazione
Di amianto si continua a morire. Un grido di allarme e dolore lanciato dagli ex lavoratori delle aziende torresi dismesse, quali La Dalmine, l´Italtubi, la Deriver, la Scac, riunitosi domenica alle Terme Vesuviane di Torre Annunziata per il convegno dell´Associazione "Esposti all´amianto". Il presidente avvocato Ezio Bonanni, legale rappresentante delle associazioni dei lavoratori e delle vittime dell’amianto, nonché autore del libro “Lo Stato dimentica l’amianto killer”, ha ascoltato le rimostranze degli ex lavoratori e delle stesse famiglie degli operai deceduti in seguito a malattie degenerative dovute all´insorgenza di tumori. La maggior parte di loro, infatti, non riceve più l´indennizzo dal 1992, nonostante l´Inail e l´Inps abbiano riconosciuto il nesso causalità effetto della malattia. Ma ancor peggio è andata ad altri lavoratori che fino ad ora non hanno corrisposto neppure un euro. "Anche a Torre Annunziata - afferma l´avvocato Bonanni - si sono rilevati parecchi casi di patologie in molti lavoratori dell´apparato industriale della città. Il problema vero è che riscontro una certa difficoltà da parte dell´Inail nel riconoscere i benefici contributivi a queste persone. Il mio impegno, allora, è quello di sostenere questi casi attraverso i ricorsi o, qualora questi non andassero a buon fine, attraverso l´azione giudiziaria".