A cura della Redazione
Promessa mantenuta. Come già annunciato ieri mattina, dopo la divulgazione delle analisi dei piezometri relativi al versante sud-est del Vesuvio, i comitati in lotta hanno nuovamente riacceso la tensione sulla rotonda di via Panoramica. Infatti ieri sera, dopo l´assemblea cittadina, svoltasi a Boscoreale, dove sono stati ribaditi i risultati delle analisi sulle falde acquifere alterati da agenti altamente inquinanti e tossici, il popolo presente si è poi trasferito presso la rotonda dove sono stati attuati blocchi alla circolazione dei veicoli. Ai cittadini si è unito anche Padre Alex Zanotelli, monaco comboniano missionario, che in un suo intervento ha manifestato la sua vicinanza alle popolazioni che soffrono le conseguenze delle decisioni scellerate che hanno decretato la morte dell´ecosistema vesuviano. Comunque sia, erano giorni che la rotonda non veniva più interdetta, ma le promesse non mantenute, i continui disagi dovuti ai miasmi sempre più forti, l´accordo firmato tra i sindaci della "zona rossa", senza aver prima atteso i risultati scientifici relativi all´effetto sull´ambiente legato alla presenza dello sversatoio di cava Sari, hanno portato al culmine la pazienza dei cittadini che da anni soffrono una situazione insostenibile. Il popolo questa volta ha decretato lotta dura senza sconto alcuno, contro il volere delle istituzioni locali, sempre più assenti e contro ogni accordo che preveda la chiusura immediata della Sari. E dalla rotonda, alle prime luci dell´alba, i cittadini che imperterriti hanno atteso i compattatori diretti all´invaso, sono riusciti a fermare la loro marcia rinviandoli al mittente. Alcuni attimi di tensione si sono verificati con i primi automezzi arrivati ai blocchi. Ad uno di questi sono state sottratte le chiavi, onde fermare la sua marcia. Le forze dell´ordine presenti in maniera massiccia, questa volta non sono intervenute per sedare le azioni dei protesta, limitandosi a mantenere le loro posizioni di blocco dell´imboccatura di via Zabatta. Si prevedono, quindi, lunghe notti di tensioni e ancora disagi per la raccolta dei rifiuti fino al momento in cui qualcuno, in questo caso si spera nell´intervento immediato della Magistratura, non prenda una decisione che possa soddisfare i comitati in lotta. V.M.