A cura della Redazione
Un corteo per le strade di Boscoreale per dire NO all’apertura della discarica cava Vitiello. L’appuntamento era per stamattina alla rotonda Passanti, a qualche centinaio di metri dal luogo dove ancora giacciono per strada nove carcasse di auto compattatori dati alle fiamme nei giorni scorsi dalle flangi estreme della protesta. Alle 9,30, oltre duemila manifestanti, provenienti anche dagli altri comuni vicini, si incamminano per quella che sarà la più grande marcia di protesta contro l’apertura della seconda discarica cava Vitiello. Mancano i primi cittadini dei comuni vesuviani, duramente contestati ieri sera per non aver adeguatamente contrastata la proposta del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che proponeva una sospensione a tempo indeterminato dell’apertura della discarica cava Vitiello. “Temiamo – dicono i manifestanti - che l’obiettivo di Bertolaso sia quello di raffreddare i toni della protesta, che va sempre più allargandosi. Noi, invece, vogliamo che il Governo annulli il decreto di apertura della seconda discarica”. Il corteo prosegue per le strade boschesi e si ingrossa sempre di nuovi arrivi. In piazza Pace, luogo della prima tappa, si possono contare oltre cinquemila persone. Qui prende brevemente la parola il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella, trascinato poi tra la gente per partecipare alla manifestazione di protesta. Dopo la breve sosta in piazza Pace, il corteo riprende il cammino e si dirige verso la rotonda della Panoramica, teatro ogni notte di duri scontri tra le forze dell’ordine e gruppi di facinorosi. Qui i manifestanti si dividono: una parte staziona all’interno della rotonda, l’altra si dirige verso le due discariche, come voler esorcizzare un luogo che ha messo in allarme intere popolazioni. Clicca quì per la FOTO GALLERY