A cura della Redazione
E’ un Michele Santoro infuriato quello che conclude l´intervento questa mattina a Repubblica Tv : «Sappia Berlusconi, che continua a agire vigliaccamente nell´ombra, che, nel caso, non faremo passare tutto questo senza un´ultima battaglia: sarà il pubblico di Annozero a chiedere che il suo programma vada in onda», tuona il giornalista dopo aver parlato del contratto di Marco Travaglio, degli ostacoli burocratici creati per la messa in onda della nuova serie di Annozero e del caso Ballarò. «Manca poco più di una settimana al debutto e il direttore generale fa sapere, senza smentire, che il contratto non c´è ancora perchè deve esserci un approfondimento in Cda. Perchè il Cda deve dibattere su Travaglio? È forse un delinquente, che non può esprimersi? Esiste una lista di giornalisti che non possono parlare? Non possiamo accettare - prosegue Santoro - questo gioco del direttore generale se non spiega il perchè: se c´è un problema dica quale è. Io sono stato abbandonato e con un grandissimo senso di responsabilità ho cercato soluzioni possibili per le quali vengo attaccato dai giornali di Berlusconi, mentre dico e ho sempre detto che senza Marco Travaglio non c´è Annozero». La tensione in viale Mazzini sale, dunque, alle stelle. I vertici Rai barcollano di fronte alla netta presa di posizione di Santoro (nella foto). Nella sede storica della Tv di Stato imperversa anche e soprattutto il caso Ballarò. Paolo Garimberti ha cercato in extremis di scongiurare lo slittamento del programma condotto da Giovanni Floris a favore della puntata di Porta a Porta sulle case consegnate ai terremotati di Abruzzo facendo intendere che la problematica è di carattere organizzativo. Ma il presidente sa perfettamente che non è così. La politica sta recitando un ruolo fondamentale nella vicenda attraverso una pressione asfissiante del centrodestra soprattutto su Raitre e, in generale, su tutte le trasmissioni “fuori dal coro” come Ballarò, Annozero, Parla con me, Report, Che tempo che fa.