A cura della Redazione
Il momento più brutto è la partenza: sempre, anche sono passati oltre vent’anni dal primo distacco da Torre Annunziata: la vita del torrese emigrato è dura, molto dura. Le radici sono catene, ti legano a questa città per sempre. E aggiungerei anche: per fortuna. Nell’era di Internet la lontananza pesa un po’ meno, Torresette.it aiuta molto, a volte basta quella webcam piazzata alla fine del Corso Umberto a riportarti per qualche istante là dove probabilmente avresti comunque preferito rimanere. Torresette.it un altro piccolo merito può orgogliosamente ascriverselo, ha capito subito che l’idea di Oscar Guidone di riunire tutti i torresi sparsi nel mondo sarebbe stata vincente. Ecco perché ha messo a disposizione questo angolo della Rete per offrire una sede virtuale a una comunità formata da migliaia, decine di migliaia di potenziali iscritti. Cominciando dal più noto, Dino De Laurentiis, un Signore del Cinema che proprio in queste ore taglia il traguardo dei novant’anni. Lui non ci sarà nella chiesa della Madonna della Neve per l’assemblea convocata da Oscar, presidente-assessore, grande esempio di come possano convivere in una sola persona i concetti di perfetta integrazione in una nuova realtà e di rispetto per le proprie origini. Ha contagiato tutti con il suo entusiasmo, soprattutto da vecchio portiere ha formato una squadra di amministratori che lo protegge da tutti gli attacchi possibili. Ma radunare in un’associazione i “torresi nel mondo”, specie purtroppo non in via d’estinzione, non è solo l’ultima operazione nostalgia. Quelle servono a poco, alla fine sono solo occasioni per qualche lacrima e per tanta delusione. Chi se n’è andato, per scelta o per necessità, può ancora far molto per questa terra, proprio come chi è restato qui, in prima linea, a combattere la guerra più dura, per la sopravvivenza. Si combatte anche da lontano, con la forza delle idee, senza insistere su quelle stupide contrapposizioni tra mondi profondamente diversi. Basterebbe solo lo scambio delle esperienze per uscirne tutti arricchiti, eppure l’obiettivo che questo club degli emigranti si pone è più ambizioso. Contribuire al cambiamento, evitare la rassegnazione, l’adattamento a una condizione che non può essere questa che viviamo tutti, torresi residenti ed esiliati. Ripropongo una mia fissa. Creare l’anagrafe dei “torresi nel mondo”, un registro nel quale annotare dove è finito chi se n’è andato: un discorso utilitaristico che potrebbe aiutare anche chi governa faticosamente questa città, invocando non raccomandazioni, ma partecipazione alla causa comune. Viaggiando, ho ritrovato torresi dappertutto, anche in ruoli strategici, che una mano ancora la darebbero. C’è un’altra cosa ad unirci: la speranza di poter tornare, per una vacanza o per viverci, in una città diversa che riconquisti le ricchezze dilapidate. Prima di tutte il mare. Riprendiamocelo, e diamoci appuntamento lì, sulla spiaggia più bella, per il secondo raduno. Con l’acqua pulita non c’accorgeremo neppure che un altro anno è passato. MASSIMO CORCIONE Il primo raduno della costituenda associazione "Torresi nel Mondo” si terrà oggi 8 agosto, alle ore 18,00. E´ previsto un incontro alla Basilica della Madonna della Neve, dove sarà celebrata una messa da monsignore Raffaele Russo alla presenza di molti torresi che per l´occasione rientreranno nella loro città natale. A seguire, si terrà una riunione con rinfresco nel chiostro dell’ex orfonatrofio della Basilica. L´associazione è nata da un´idea del vulcanico presidente Oscar Guidone, a cui la redazione del giornale ha dato volentieri una mano, pubblicizzando l´iniziativa e dandone ampio risalto sul nostro sito. Al riguardo, è stata creata sul sito anche una chat per mettere in comunicazione tutti i torresi sparsi nel mondo per dar loro la possibilità di dialogare in tempo reale.