A cura della Redazione
La foto che vedete a lato è stata scattata alcuni giorni fa. Non si tratta di una discarica per i rifiuti, bensì di una spiaggia, e precisamente il tratto adiacente allo stabilimento balneare Lido Azzurro, in prossimità dell’Oncino. E’ a dir poco scandaloso lo stato in cui versano questi spazi, completamente invasi da erbacce e, soprattutto, da rifiuti di ogni genere. Una situazione igienico-sanitaria e paesaggistica davvero indecorosa, che contrasta con la bellezza del nostro litorale, unico nel suo genere per la sabbia vulcanica che lo caratterizza. Uno scempio ecologico ed anche un pugno nell’occhio per chi decide di frequentare le spiagge di Torre Annunziata. Un biglietto da visita vergognoso per una città che dovrebbe puntare sul turismo per il suo rilancio economico e sociale, ma che, invece, non riesce a preservare i suoi luoghi più caratteristici, tra i più belli dell’intera costa. Purtroppo, questo non è l’unico tratto di spiaggia-discarica presente sul territorio cittadino. A poche centinaia di metri di distanza, dal lato opposto, il lido Mappatella ed il Santa Lucia continuano anch’essi ad essere utilizzati come pattumiere. A chi compete mantenere pulito l’arenile oplontino? Chi deve fare in modo che bambini ed adulti non siano costretti ad andare al mare in luoghi insalubri, fortemente a rischio per la salute pubblica? Domande semplici che, però, tardano a trovare risposte. Attraverso le pagine di TorreSette rivolgiamo un invito alle Istituzioni affinché si attivino per ridare dignità e decoro alle nostre spiagge e, al contempo, stigmatizziamo i comportamenti di quei cittadini che, in barba alle più elementari norme di civiltà, continuano a sversare abusivamente rifiuti in luoghi che dovrebbero essere mantenuti puliti. Una spiaggia non è una discarica. Non è assurdo pensare che qualche bambino, trovandosi di passaggio per quelle zone, finisca col respirare i miasmi emanati dalla spazzatura o, ancora peggio, farsi male.