A cura della Redazione
Mimmo Quartuccio non occuperà più con la sua tenda piazza Cesàro. Dopo lo sciopero della fame iniziato lo scorso 16 giugno, il parcheggiatore di via Gino Alfani, dipendente dell’Oplonti Multiservizi, lascia la sua “postazione” in seguito all’interessamento nei confronti delle istanze e quelle dei suoi colleghi mostrato dal sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita. Stamane, dopo un cordiale colloquio intercorso con il primo cittadino, Quartuccio ha deciso di sospendere la sua protesta civile dopo l’esito positivo delle “trattative”. «Sono soddisfatto dell’incontro - ha dichiarato Mimmo -. Ringrazio il sindaco che mi ha invitato nel suo ufficio per discutere e risolvere il problema sul precariato del mio lavoro, che coinvolge anche altri miei colleghi della Multiservizi. Da questo momento - ha concluso - sgombero immediatamente la piccola area occupata in questi lunghi giorni di digiuno. Colgo l’occasione per ringraziare chi mi ha sostenuto moralmente e, a coloro i quali mi hanno dovuto sopportare, rivolgo le mie scuse». Finisce dunque la protesta del dipendente della Multiservizi che da anni chiedeva la stabilizzazione del suo lavoro e quello dei suoi colleghi. Secondo quanto denunciato da Quartuccio, il rapporto che lo lega alla Società si basa su di un contratto di collaborazione di circa 400 euro mensili, senza limiti d’orario. «Ho deciso di protestare - aveva dichiarato all’inizio - perché non si può più vivere con solo qualche centinaia di euro al mese, lavorando in condizioni disagiate». L’incontro di stamane mette fine, dunque, ad una vicenda che ha visto come palcoscenico una delle piazze più importanti della città, dove in questi interminabili giorni un via vai di cittadini ha sostenuto con grande solidarietà il dipendente della Multiservizi. PAOLO BORRELLI