A cura della Redazione
Rischia l´arresto chi abbandona i rifiuti ingombranti per strada Lavatrici sui marciapiedi, materassi accanto ai cassonetti della spazzatura: ordinarie fotografie dalla Campania. Ma il Governo annuncia il pugno di ferro, con l´arresto per chi abbandona i rifiuti ingombranti, nonché la rimozione dei sindaci inadempienti nella raccolta. Accanto al bastone, anche la carota, con incentivi ai cittadini che riciclano. Le misure sono contenute in un decreto legge in 10 articoli approvato dal Consiglio dei ministri, che prevede anche l´avvio di una campagna informativa per sensibilizzare la popolazione sulla raccolta differenziata. ´´Ci sono immagini girate dall´esercito - ha spiegato il sottosegretario all´emergenza rifiuti Guido Bertolaso, illustrando il provvedimento a Palazzo Chigi - che fanno vedere come, appena tolta la spazzatura, dopo 5-6 ore in strada ci sono di nuovo cucine, materassi ed altri materiali. Ora chi attua questi comportamenti viene punito con una pena irrisoria, 25 euro. Con il decreto può invece essere condannato a pene da 6 mesi a tre anni di reclusione e l´arresto in flagranza´´. L´articolo 6 recita che nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti (ad oggi solo la Campania) ´´chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di grandi dimensioni che non siano riciclabili, tossici o nocivi di almeno 50 centimetri cubici e con almeno due dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi´´. E ce n´è anche per i Comuni ´pigri´. "I 551 sindaci campani - ha ammonito Bertolaso - devono fare il loro dovere. Spesso anche noi siamo sollecitati da cittadini che sostengono che non è stata tolta la spazzatura sotto casa, ma non è compito nostro, devono farlo i sindaci. I Comuni che non fanno quanto previsto dalla legge potranno essere ora commissariati: è una norma severa che vuole far assumere le responsabilita´ a tutte quelle amministrazioni comunali che gridano all´aiuto ma poi sono inadempienti". Ma il decreto non contiene soltanto inasprimenti. ´´Per incentivare l´attivitè di riciclo del materiale casalingo - annuncia il sottosegretario - abbiamo previsto un ritorno ai vecchi tempi, quando si restituiva la bottiglia di vetro vuota e si aveva un piccolo indennizzo´´. Il cittadino campano potrà cosi´ portare i propri imballaggi usati (al massimo 100 kg al giorno) presso le aree di raccolta autorizzate e riceverà un compenso forfettario. Il provvedimento interviene inoltre contro il fenomeno - anche questo tipicamente campano - dei cumuli di rifiuti. Si tratta, spiega Bertolaso, "di spazzatura che non poteva essere rimossa dall´esercito o dagli altri enti perche´ poteva contenere materiale pericoloso. Con il dl ora siamo autorizzati a prendere questi scarti presenti nelle periferie e nelle campagne, da sempre discariche a cielo aperto e trasferirli nelle piazzole di conferimento dove operare la selezione". La misura del carcere per chi abbandona i rifiuti non è piaciuta ad Ermete Realacci, ministro dell´Ambiente ombra del Pd. "Mandare in carcere chi abbandona in strada rifiuti ingombranti - ha sostenuto - sembra più un´ammissione di resa che una reale azione di contrasto dell´illegalità". Bene, invece, ha aggiunto, "il commissariamento previsto per i Comuni inadempienti sulla raccolta differenziata".