A cura della Redazione
Don Ciro: «Organizziamo la speranza» Una fiaccolata che partirà dalla zona del tribunale e si concluderà in via Dante, nei pressi della casa comunale. Protagonisti saranno i giovani. “Accompagnati” dallo slogan “organizziamo la speranza”, coniato durante una delle visite a Napoli da Giovanni Paolo II, urleranno al mondo intero che Torre Annunziata non è soltanto la città della camorra, della droga e del degrado e che i giovani non sono soltanto detentori di memorie, ma capaci di progetti. Promotore dell’iniziativa che si terrà giovedì 19 giugno, è don Ciro Cozzolino, sacerdote della parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio e Sant’Antonio. Il sacerdote ha scritto una lettera ai giovani di Torre chiamandoli a raccolta insieme con le associazioni, le scuole e le istituzioni per un momento di riflessione. L’invito è stato esteso al cardinale di Napoli Crescenzio Sepe. Il primo meeting giovanile della città oplontina. Un grande incontro dei giovani torresi: «E’ ormai da nove anni - dice don Ciro Cozzolino - che sono parroco in questa città e ho avuto modo di incontrare i giovani in diverse occasioni. Ho deciso di scrivere a questi ragazzi dopo la lettera che gli studenti dell’Isis Pitagora, con la collaborazione dei rappresentanti dell’Itcg Cesaro e Itis Marconi, lessero qualche mese fa proprio nella mia parrocchia. Chiedevano di essere liberati dalla criminalità». Per padre Cozzolino, quella lettera era un grido di dolore e speranza che i giovani lanciavano alle istituzioni e al mondo degli adulti. «Cosa ho detto loro? Di non arrendersi mai, di guardare alla gente che soffre, che muore. Di battersi per loro, perchè cambi la mentalità del mondo. Perchè la mentalità della guerra non sia più quella vincente. La mentalità della violenza non sia quella che prevarica. A prevalere - continua - deve essere l’amore, il dialogo, il rispetto per tutti. I ragazzi questo lo possono fare. Possono introdurre questi valori nella nostra città angustiata da mille problemi. Torre Annunziata, con l’aiuto dei giovani, deve trasformarsi in un’officina di dialogo, pace e speranza. Soltanto - conclude don Ciro Cozzolino - lasciando il nostro vecchio mondo in mano ai giovani le cose cambieranno». Oltre al cardinale Crescenzio Sepe al quale don Ciro Cozzolino ha inviato una lettera di invito, alla fiaccolata saranno presenti il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita e tutti i rappresentanti del mondo civile, militare e religioso. Un momento di fusione tra varie realtà cittadine che sfileranno insieme contro ogni forma di abuso, ma soprattutto contro la camorra che opprime ogni attività nella città, che una volta viveva decorosamente grazie alle fabbriche, la marineria e i pastifici. MAURIZIO SANNINO