A cura della Redazione
Carabiniere ucciso: ricercato un 17enne, scarcerato Palma A sparare il colpo di pistola che ha ucciso venerdì scorso a Pagani (Salerno) il tenente dei carabinieri Marco Pittoni durante la rapina nell´ufficio postale, sarebbe stato un 17enne, C. M., pregiudicato che viene da ieri ricercato dagli investigatori. Una versione che viene ritenuta credibile dai magistrati della procura di Torre Annunziata che coordinano le indagini, il procuratore aggiunto Raffaele Marino e il pm Paolo Calabria. I magistrati si sono convinti dell´estraneità di Antonio Palma, che era stato indicato in un primo momento come uno dei componenti della banda. La procura pertanto, a quanto si è appreso, chiederà la scarcerazione di Palma nel corso dell´udienza di convalida che si terrà davanti al gip Marcello Rescigno. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a fare irruzione nell´ufficio postale di Pagani sarebbero stati Giovanni Fontana, 21 anni, e il 17enne latitante, mentre Fabio Prete, 19, stava all´esterno a fare da ´´palo´´ e Carotenuto era in attesa al volante della Volkswagen. Quest´ultimo, che ha precedenti per estorsione, durante l´interrogatorio al pm dopo aver ricostruito i fatti avrebbe affermato di essere stato incauto a organizzare il colpo insieme con un gruppo di ´´muccusielli´´ (mocciosi, ndr). L´udienza di convalida si terrà nel carcere di Poggioreale. Per tre fermati il pm chiederà la convalida del fermo e l´emissione di ordinanze di custodia. Per il 17enne un decreto di fermo è stato già emesso dalla procura presso il tribunale per i minori. Gennaro Carotenuto ha ammesso di aver partecipato alla rapina precisando tuttavia di non aver fatto il nome del 17enne figlio del boss di Torre Annunziata ricercato con l´accusa di aver sparato. E´ quanto, in sintesi, sottolinea l´avvocato Gianfranco Filippo, legale di Carotenuto. Per il penalista, che ha assistito all´interrogatorio, Carotenuto si è limitato a respingere le accuse mosse da un altro fermato, Fabio Prete (che lo aveva indicato come l´esecutore materiale del delitto), offrendo alcuni chiarimenti. In particolare Carotenuto ha sostenuto che degli altri tre componenti della banda conosceva il solo Giovanni Fontana, il quale il giorno prima, dopo essere entrato in possesso di una macchina rubata, avrebbe proposto il colpo nell´ufficio postale. Carotenuto ha affermato dunque di non conoscere gli altri due complici (che avrebbe visto in quell´ occasione per la prima volta) e di aver avuto solo il ruolo di conducente della Volkswagen Fox utilizzata per la rapina: gli altri tre - ha spiegato - sono scesi dall´auto, lui è rimasto a bordo in attesa. Per tale motivo - ha sottolineato - non è in grado di riferire quello che è accaduto all´interno dell´ ufficio postale e, tanto meno, di sapere quale dei complici abbia sparato.